27 aprile 2007

Capro espiatorio


Anche oggi Tuttosport prosegue con la sua campagna di demonizzazione dell'Inter, colpevole di tutti i mali della Juve. E' una pratica che può portare a conseguenze pericolose.
Mi domando cosà accadrà l'anno prossimo negli scontri tra Inter e Juve, e mi domando quanta responsabilità riterrà di avere il quotidiano sportivo di Torino in caso di tafferugli.
Credo che il giornalismo, anche quello di parte, debba fermarsi di fronte al rischio di generare violenza.

JESOLO. La rabbia per la sensazione di aver pagato per tutti e l’orgoglio di sentirsi ­nonostante tutto - fortissima­mente bianconeri. Sentimento peraltro ancor più marcato in questa strana settimana, con la Juventus impegnata nella vicina Verona e, qualche un centinaio di chilometri più in là, una città intera ( Milano) indaffarata a celebrare lo scu­detto nerazzurro. O meglio, “ Il titolo degli onesti”, per dirla alla Moratti, oppure - para­frasando i canti dei giocatori interisti negli spogliatoi di Siena - “ Un campionato vinto senza rubare”. E l’Italia bian­conera come reagisce? Facen­do spallucce. E seguendo la squadra. Ieri, come d’abitudi­ne quando la Signora capita in Veneto, Ferlito Vanin, presi­dente dello Juve club Cavalli­no Treporti - Jesolo “ Due Stel­le” è passato in ritiro a saluta­re i giocatori. Stasera saranno una quarantina sulle tribune dello stadio Bentegodi: nulla a che vedere con gli esodi per i gala di Champions, ma trat­tandosi di serie B, comunque un numero più che dignitoso. Come quello degli iscritti al sodalizio: 250, addirittura qualcuno in più rispetto al­l’anno scorso. La fede, si sa, non retrocede. E dire che 31 anni fa chi ha fondato il primo Juve club a Jesolo ( dall’ 85 il nucleo storico si è unito con quello di Caval­lino Tre Porti, da qui la deno­minazione attuale) mai si sa­rebbe aspettato di vedere la Juve retrocessa ma, soprat­tutto, insultata con feroce de­terminazione dai rivali. Così c’è chi da queste terre nel cuo­re del Triveneto ha voluto lan­ciare l’idea: fare una nuova, grande marcia per rivendicare l’orgoglio di sentirsi biancone­ri e, di riflesso, per rispondere a chi continua a rivangare nel torbido alla ricerca di nuovi scandali. « E dire che l’Inter, dai passaporti falsi in avanti ne ha combinate di tutti i co­lori, ma l’ha passata sempre liscia - spiega con fare deciso Ferlito Vanin, 60 anni doma­ni, storico presidente del club -, credo poi che in cuor loro sappiano che non c’è gusto vincere senza la Juve. Noi in­vece dobbiamo sopportare la B e soprattutto, abbiamo dovuto digerire il fatto che ci abbiano tolto due scudetti. Ce ne sono rimasti 27 invece dovremo averne 29 più altri 2 che ci hanno tolto Roma e Lazio cambiando le regole in corsa. Siamo in tredici milioni ma co­me tifoseria siamo sempre stati tranquilli, voglio vedere come avrebbero reagito a Ca­tania o Napoli se avessero combinato alle loro squadre quello che hanno fatto a noi. Noi invece siamo grandi, gros­si, buoni e sopportiamo tut­to... » . Sulla stessa lunghezza d’onda Cristiano Smerghet­to, 39 anni, segretario del club che proprio domani si sposerà con Valentina: « Non bisogna fare una, ma più manifesta­zioni per rivendicare l’orgoglio bianconero che continua a es­sere calpestato. L’Inter avrà vinto lo scudetto sul campo, ma è stato un campionato ano­malo, non soltanto per l’assen­za della Juventus ma soprat­tutto per le penalizzazioni che hanno subìto Milan, Fiorenti­na e Lazio. Ci dà fastidio il fat­to che abbiano messo sulle maglie lo scudetto vinto da noi un anno fa e che si spaccino come angioletti, e dire che tra passaporti, intercettazioni e problemi di bilancio, l’Inter è sempre in mezzo a qualche po­lemica »

26 aprile 2007

Asse di ferro


Ma non si vociferava che il Milan fosse incazzato nero con la Juve per quella storia degli arbitri che aiutavano la Juve a discapito del Milan? Che c'erano due rigori per il Milan in una partita che ancora oggi i giocatori rossoneri si infuriano a ripensarci?
Che non esisteva più il trattato di non belligeranza tra i due club?
Che il Milan reclamerebbe lo scudetto revocato alla Juve?



Mmmmmmmmmhhhhhhh (I'm pensing)....

Ok. Ho pensato: "andate a cagare!"

24 aprile 2007

La gufata


Il buon Franco Rossi oggi, dal suo sito, sostiene che per il bene dell'Inter sarebbe meglio che il Milan vincesse la Cempions.
Questo spingerebbe Moratti a fare cose folli sul mercato per rafforzare la squadra in vista della prossima Cempions.

Mmmmmmmmmhhhhhhh ( I'm pensing...)

Ok. Ho pensato: Rossi va a cagare!

23 aprile 2007

Previsioni del tempo


Urka!
Non vorrei che si ripetesse la storia di Ascoli di un pò di tempo fà

Il massmediologo


Della gente per campare si inventa i mestieri più assurdi.
Chi mi può spiegare che cosa fa il massmediologo?
Oggi è il giorno dell'Inter e se non scrivi sull'Inter o su Moratti non ti caga nessuno.

Questo è in versione mistica...

Eccolo


L’EDITORIALE
TANTE GRAZIE SIGNOR MOGGI

GIANCARLO PADOVAN
Sono sicuro che, purtroppo, non basterà scrivere che l’In­ter ha meritato lo scudetto 2006-2007; ammettere che a vincerlo è stata la squadra migliore e anche la più forte; spie­gare che Roberto Mancini, ben lungi dall’aver dimostrato di essere un grande allenatore (ci vogliono anni e un’umiltà pa­ri alle consapevolezze), ha certamente imboccato la strada della concretezza professionale (quella umana, invece, è un dono); dire che, in fondo, questo titolo appartiene a Massi­mo Moratti almeno quanto a Giacinto Facchetti, l’uomo che all’Inter ha tentato – in parte riuscendovi e in parte no – di cambiare mentalità al club.
Non basterà perché – come sappiamo dall’estate scorsa e co­me dimostra il reciproco risentimento sull’asse Torino-Mi­lano – l’Inter vince sul campo il proprio tricolore nella sta­gione in cui, per la prima volta nella storia dei campionati ita­liani, non c’è stata la Juve. E’ vero, si tratta di una respon­sabilità non direttamente riconducibile ai nerazzurri, caso­mai a quei dirigenti condannati dalla giustizia sportiva e col­pevoli di avere affossato la società torinese. Tuttavia l’assenza della Juve dalla competizione è un fatto oggettivo e come ta­le incontestabile. Allo stesso modo è indubitabile che la con­correnza di questa stagione sia stata minore per ampiezza e qualità rispetto almeno all’ultimo quinquennio. Anche di­ciotto anni fa, all’epoca del remoto trionfo interista firmato da Giovanni Trapattoni, il Napoli, il Milan, la Juve e la Sampdoria formavano un pacchetto di antagoniste assai più nutrito e qualificato della pur apprezzatissima Roma di Spal­letti. Quest’anno, poi, le penalizzazioni di Milan, Fiorentina, Lazio, Reggina, Siena hanno contribuito a rendere lo schie­ramento di partenza così anomalo da apparire tecnicamen­te contraffatto.
Ma non è solo il contesto la ragione per la quale lo scudetto interista sarà passibile di una valutazione critica non priva di eccezioni e distinguo. C’è anche che, in un rapporto diretto tra causa (retrocessione della Juve in serie B) ed effetto (ne­cessità di svendere i propri campioni indisponibili ad accet­tare il declassamento), l’Inter si è rinforzata in maniera de­cisiva con gli acquisti di Vieira e Ibrahimovic. Quindi è sta­to proprio pescando a piene mani dall’avversario più dete­stato che Moratti ha trovato la spinta per fare il vuoto in una fuga senza inseguitori. Ovvio, nessuno vuol sostenere che quei giocatori Moratti li abbia sottratti indebitamente. Li ha regolarmente pagati e i nuovi dirigenti della Juve sono stati addirittura felici di cederli (chissà perché, ma è così). Anche in questo caso, se da una parte è giusto riconoscere che nel­l’Inter il rendimento di Ibrahimovic mai era stato così alto e costante, dall’altra va ricordato che tanto lo svedese quanto Vieira erano scelte ascrivibili all’acume tecnico e mercanti­le dello staff dirigenziale juventino, composto dagli odiati Moggi, Giraudo e Bettega.
La contraddizione più palese, però, riguarda la rivendica­zione dello scudetto della stagione scorsa, espressa a più ri­prese e con estrema energia da Mancini e Moratti. Al tecni­co, fin dalla settimana passata, ha risposto Vieira dicendo che quello attuale è il suo secondo scudetto italiano (il primo, l’anno scorso, appunto, in bianconero). Invece a Moratti, che negli ultimi giorni ha fatto prevalere un’astiosa e ingiustifi­cata conflittualità sulla legittima soddisfazione per il succes­so, ha replicato proprio Ibrahimovic, il migliore tra gli inte­risti. Urlando che, in Italia, di scudetti lui ne ha collezionati tre. Due con la Juve e uno, giusto ieri, in maglia nerazzurra.

Gianchi, capisco dalle tue parole che hai passato, come moltissimi interisti, la notte in bianco.
E quando uno passa una nottataccia poi spara cazzate per tutto il giorno.
Dunque lo scudetto dell'Inter è uno scudettino, quasi una coppetta Italia qualsiasi, perchè conquistato in assenza della Juve, della Signora del calcio italiano.
Certo non è colpa dell'Inter se rubava, ma cazzarola così come Topolino non può esistere senza Gambadilegno e Paperone, senza i Bassotti, non sarebbe nessuno, così le vittorie dell'Inter senza la Juve non hanno senso.

Il tuo ragionamento è coerente come un fumetto per bambini ed effettivamente il tuo giornale lo ricorda da vicino, ma Gianchi, almeno oggi, non potevi occuparti di quei campionati minori, quelli dove nascono tanti campioni e dove possiamo trovare fior di tecnici (mica come in serie A)? Avresti il sangue meno amaro e probabilmente passeresti con minor rabbia tutte quelle domeniche libere che quest'anno hai potuto regalarti.



La differenza tra noi e loro


Lo stile, il carisma e l'autorevolezza di un capitano /presidente si vedono anche nelle decisioni dei figli.

Il figlio dello "sbrindellone" (ora, se possibile, suona ancora più amaro) ha deciso che il risarcimento che dovesse ottenere da Moggi, a seguito della querela intentata dal padre nei confronti dell'ex re di calciopoli, per le accuse di avere firmato false fidejussioni per la Reggina, sarà devoluto in beneficenza.

Questa era la volontà espressa da Facchetti senior, l'ultima decisione del Capitano.

Il Gianchi

Grazie Gianchi, grazie anche a te.
In fondo questo scudetto è anche un pò tuo.
Caro, caro buon vecchio Gianchi, quante ne abbiamo passate insieme, sempre in giro a far cazzate con la combricola del bianchino.
Di effetti devastanti tutto quel bere ce ne ha portati molti. Tu sei riuscito ad amplificarli su scala nazionale.

Bravo!

Dedicato a loro.



Dedicato a loro:





A Peppino che in questi ultimi due anni si sarebbe divertito un sacco.

A Facchetti, che già nello sguardo gli leggi la fierezza del campione, la classe del capitano.

Capitano, mio capitano...

In alto i calici, in alto i cuori
siamo campioni
campioni veri.

Gli anomali campioni


Io di anormale tengo solo il pisello!

Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, campioni d'Italia,
Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia.

L'ho fatto con il copi-incolla, che 15 scudi soono tanti e mi vengono i carmpi alle dita.

20 aprile 2007

Italia si, Italia no, la terra dei cachi

L’estate scorsa, infatti, lo voleva l’Inter, ma Almiron senior gli disse co­sì: « Aspetta, resta ancora un anno all’Empoli per completare la tua matura­zione, vedrai che la grande occasione arriverà comun­que e tu sarai ancora più pronto a coglierla » . Anche stavolta, manco a dirlo, il papà ha avuto ragione e il figliolo, con il basso profilo che lo contraddistingue, ha confidato agli amici che « sì, adesso sono pronto per un grande club come la Juve » . Il grande colpo.

Di basso profilo è rimasto senza dubbio anche ora.
Il grande colpo, il colpo gobbo...

19 aprile 2007

Dona doni? No usuraio...


Il titolo del post mi è uscito così, un raptus popolar-poetico di altissimo spessore.

E cosi il nostro CT ci ha il secondo lavoro, d'altra parte i soldi bisogna pure investirli da qualche parte.
Certo che nel mondo del calcio ci sono solo brave persone.

Chissà perchè ogni tanto gli uccidono l'anima.

Gente a S.Siro


Questa foto mi pare un cicinin strana.

Il collega che si mette la mano sulla fronte (ha la seconda maglia dell'Inter) si trova un tizio alle spalle che gentilmente lo affossa con il gomito (è un rigore grande come una casa).
Lui oltretutto si è infilato nelle ringhiere di protezione della gradinata.


Al suo fianco c'è una ragazza che sta ammirando il cielo sopra S.Siro indossando una maglia dell'Inter di almeno tre taglie più grandi (notate il collo come naviga nel vuoto).
A destra della ragazza un tizio in borghese pensa ai cazzi suoi guardando esattamente dalla parte opposta rispetto al resto del pubblico dello stadio.
Ma dove hanno preso questa fotografia? (fonte www.corriere.it)

Fumata nera


Analizziamo a mente serena il risultato di ieri pomeriggio.

Una sconfitta che nasce da un approccio alla partita decisamente sbagliato. Troppo nervosismo, decisamente immotivato, con un vantaggio siderale sulla Roma abbiamo affrontato la gara con la tensione di una finale di Cempions. Potevamo e dovevamo fare di più sia mentalmente che tatticamente proprio perché la classifica lo consentiva.

Anche in caso di sconfitta non cambiava praticamente nulla, ma in caso di vittoria, oltre alla matematica certezza dello scudetto n. 15, avremmo posto una base importante in vista della finale di Coppa Italia. Una Roma sempre sconfitta ci avrebbe affrontato con la testa frastornata, ora ci affronterà consapevole che può batterci ancora.

D’altro canto, una sconfitta prima o poi poteva capitare. E’ capitata forse nel momento più opportuno, con la squadra più opportuna. Ora sappiamo che la Roma c’è, e non è quella di Manchester. Ora sappiamo che la Coppa Italia non sarà una passeggiata e che dobbiamo tornare con la testa all’inizio del Campionato, a quel ciclo di partite che ci diede la consapevolezza di essere una grande squadra.

Sappiamo però che la squadra è in debito d’ossigeno, che bisogna arrivare subito allo scudetto per poter fare riposare i nostri insostituibili (penso a Ibra) in vista dell’ultimo appuntamento della stagione. Sappiamo infine che dei diciotto punti in palio nelle ultime sei gare noi ne abbiamo già 13 e che il calendario delle ultime giornate ci riserva, Siena, Empoli, Messina, Lazio, Atalanta e Torino, e che alla Roma toccano: Atalanta, Lazio, Palermo, Torino, Cagliari e Messina.

Mettiamo in frigorifero lo sciampagn e attendiamo.

Noi non abbiamo fretta.

18 aprile 2007

And the winner is


Complimenti per la figura di palta fatta dalla nostra amata ministra.

Su ciccia torna a casa a farti un giro nel tornello che ti passa il magone.

Magari piange pensando alle mancate tangenti che sarebbero girate attorno al business degli Europei.

Match point


Non mi piace vedere lo stesso film più di una volta.

Sperem in Figo.

Juve contro tutti

Brutti cattivi!
Non ci danno i rigori, ci espellono i giocatori e i portieri avversari parano troppo!

Cos'è questo livore? Vi manca Moggi?

17 aprile 2007

Calciomercato


Mi permetto di segnalare a Branca ed Oriali questo giovine talento inglese, si chiama Charlie Edwards ed ha solo tre anni (quindi sarebbero una trentina d'anni di carriera...)
No, no non voglio alcun compenso per l'intermediazione, chiedo solo un posto di lavoro all'Inter FC. Dico l'avete dato a Hodgson e a Velasco e io chi cazzo sono? E Gene Gnocchi non è stato messo sotto contratto dal Parma?
Le mie competenze sono le più varie, posso fare l'osservatore, posso allenare nei settori giovanili (ho già esperienze devastanti in tal senso: i bimbi sono tanto cari ma non ascoltano una mazza. Ti viene l'esaurimento dopo 5 minuti di allenamento. Un giorno, durante una partita ufficiale faccio un cambio, sostituisco un ragazzino con il nostro "straniero", dopo alcuni secondi conto i miei "uomini" e mi accorgo che ne manca uno, lo straniero.... L'ho trovato che faceva Tarzan attaccato alla traversina della panchina....)

Con questo curriculum posso solo aspettarmi di traghettare la prima squadra per le ultime partite di campionato e nella finale di Coppa Italia.

16 aprile 2007

Ridategli l'argent 2


Per chi non ricorda...

Ridategli l'argent


Bene, che Figo se ne voglia andare a farsi ricoprire di soldi in Arabia è assodato, che prima di lasciare il calcio che conta voglia dimostrare quello che vale è un altro discorso.
Tanto di cappello ad un giocatore professionista (che si comporta da tale, e pertanto fa le sue scelte anche in base al suo onorario, ma che quando scende in campo c'è e si vede) capace di risolvere da solo determinate partite, che ci ha regalato la Supercoppa di Lega (ricordate la sua partita contro la Roma?) e che anche ieri sera ha dato la scossa alla squadra nel momento del bisogno.
Ho solo un desiderio: Mercoledì ci deve lasciare regalandoci lo scudetto. Segnando il gol decisivo contro la Roma, l'unico gol segnato in campionato, un gol dal sapore della vittoria.

E poi la disciplinare gli ritorna i soldi versati per la multa inflittagli dopo la partita Inter - Juve dell'anno scorso, quando Figo si scandalizzò per aver visto Moggi avvicinare la terna arbitrale.

13 aprile 2007

Il Giustiziere


Il caro buon vecchio Suma non ha decisamente spirito. Non accetta le burlette, se la prende come un caimano. Ciccio dont'worry be happy




11/04/2007 9.43.23

LA GIOIA E' VICINA

Cari Bilanisti, fra poco piщ di 12 ore tutta Milano sarа invasa da caroselli nerazzurri che saluteranno la vostra ennesima stagione fallimentare!

COME GODO!

AUF WIEDERSEHEN MAURO!

NON VINCETE PIU'!!!

ANDREA VELARDI

MILANO

Bravo Andrea Velardi. Bravo! Il tuo messaggio inviato l'11 aprile alle 9.43 dimostra che sei piccolo piccolo e che potresti impiegare meglio il tuo tempo. Gira i tacchi per piacere e torna da dove sei venuto. E ringrazia che non pubblico il tuo indirizzo di posta elettronica, cosa che peraltro meriteresti visto che quando si importuna e si molesta un sito di persone perbene come tu hai fatto, bisognerebbe assumersene tutte le responsabilitа.



Miiiii s'è incazzato!!!!!!!!
Mauretto scusa ma uno che si firma con tanto di nome e cognome e che si limita ad una sana gufata ma che male ti fa?
Comunque di piccolo piccolo tra gli interisti non c'è niente che siamo tutti seguaci di Rocco. Attento a non metterti a 90° Mauretto...

E' ora di basta, è ora di finiamola!!!


Ma nooooooooooo!!!!!!
Non puoi fare un editoriale moralizzatore (vedi post precedente) che il giorno dopo ti piomba addosso sta bufera, e guarda caso ci mettono una partita con il Milan!!!

Gianchi, non ci perdonano niente!

Io lo so cosa vogliono sti terroni: vogliono una nuova penalizzazione per la Juve così da sopravanzarla in classifica.

Guarda che il disegno è quello, credimi. Questa gente deve andare a lavorare.


Ma se alla Juve danno un'altra bottarella, come cazzo faranno a pagare lo stipendio a Gianchi?
Dove lo mandiamo a lavorare un moralizzatore di tale livello?


Gianchi, vieni a casa mia, ti ospito, a patto che tu mi faccio ancora un editoriale dei tuoi al giorno.

Amici lettori di questo misero blog, aiutatemi con quel poco che potete, donate i vostri euri per il sostentamento di Gianchi.

12 aprile 2007

La questione morale


Per una volta, cazzo, per una volta sono pienamente d'accordo a metà con il Gianchi.
Il Ciccio, oggi, scrive quanto segue (ne riporto solo una parte, quella che serve al mio ragionamento)

LA FORZA DELL’ECCEZIONE GIANCARLO PADOVAN L’ unica squadra italiana che con merito e sul campo – come piace agli sportivi veri (Dio quanto odio l'Inter ndr)– guadagna la semi­finale di Champions League ( prossi­mo avversario il Manchester United) è la sola che in Europa non avrebbe do­vuto esserci per colpa e condanna: il Milan. Ma se la giustizia sportiva ita­liana ha clamorosamente fallato aprendo un’eccezione gravissima (giu­stamente censurata dall’Uefa) consen­tendone la partecipazione, altrettanto non si può dire dei giocatori e di chi li guida: la vittoria di Monaco, al co­spetto di un Bayern apparso nelle ul­time settimane almeno rivitalizzato dalla gestione Hitzfeld, è il prodotto di una condizione mentale adeguata alle difficoltà oggettive e di approccio (era­no i tedeschi ad essere favoriti dal 2­2 di San Siro), di una tenuta atletica sta­volta senza smagliature (eppure è sem­pre la testa a far girare le gambe), di un sistema di gioco forzato a causa de­gli assenti e però amato dall’allenato­re perché potenzialmente in grado di disattivare i punti di riferimento av­versari. Naturalmente a tutto questo vanno sommati i deficit del Bayern. Uno, tecnico-tattico, secondo me evi­dentissimo: non saper gestire né i rit­mi del confronto, né la palla, quando invece per scaricare il Milan, conse­gnandolo alle frustrazioni di una ri­monta “impossibile”, sarebbe stato ne­cessario imporgli di correre a vuoto. Bravo Ancelotti che, secondo me, qual­cosa aveva da farsi perdonare dalla gara di andata. Qualificazione giusta in rapporto ai valori espressi nel dop­pio confronto: la cifra di gioco e, assai più banalmente, le occasioni create dal Milan, erano superiori per numero e qualità. Certo, non è il massimo né dello stile, né della coerenza giuridico-tecnica che il calcio italiano – reduce dal trionfo mondiale a livello di Nazionali – si fac­cia rappresentare da un club punito e penalizzato per lo scandalo del calcio,attualmente quinto in classifica e a ben 33 punti dalla capolista Inter.


Milan restituisci il maltolto, cazzo!
Lasciate la qualificazione al Bayern e state puniti!

Ladri e manco gentiluomini.

Ahh Gianchi, se non ci fossimo noi due a fare valere i diritti della Storia e della Verità.

Merd


Mi girano i maroni quando vedo Pippa Inzaghi che festeggia dopo un gol.

Non solo è un disgustoso simulatore ma è anche odioso oltre ogni limite quando si tarantola dopo un gol (in fuorigioco, che a loro in Cempions gli va sempre bene. Maldini che para, rigori inesistenti, gol in fuorigioco, ma tanto loro sono sfortunati perchè prendono tanti pali...).

Comunque sperem nel Mancester (se la leggete bene sembra quasi in rima)

11 aprile 2007

Pronosticone


Per stasera, scevro da ogni tentazione portatrice di rogna, pronostico che il Milan vince facile con una tripla di Inzaghi.

Bayern eliminato ed umiliato.


Nella foto: Il concitato pendolino di Bayern - Milan 0-3

Inghilterra mon amour


Tre squadre inglesi nelle semifinali di Cempions dimostrano inequivocabilmente solo una cosa: le coppe vinte dal Milan durante la squalifica delle squadre del Regno dalle manifestazioni internazionali sono coppe di cartone!!!

La squadra che gioca il calcio più bello


Totti e compagni hanno dimostrato ancora una volta che il loro è calcio champagne.

Il dream team giallorosso ieri sera ha illuminato la scena.
Il settebello de no altri ha resistito fino all'ultimo in una partita in bilico, almeno fino all'11° del primo tempo.

Spalletti a fine partita si è fermato a dare la mano a tutti i giocatori del Manchester .

Nella foto: Totti sente molto la partita, eccolo mentre cerca di capire chi glielo ha messo in quel posto.

6 aprile 2007

Auguri di Buona Pasqua anche a voi


ABETE, RIAPRA CALCIOPOLI
PAOLO BERTINETTI*
Caro Direttore, mi dispiace dirle che questa volta non sono d’accordo con lei. Mi riferisco alla sua cortesissima lettera a Moratti. Lei fa giustamen­te notare che una squadra a cui è stato assegnato lo scudetto degli onesti non può essere la stessa squadra che faceva spiare arbitri e calciatori – cosa rico­nosciuta da Moratti stesso e teorizzata come giusta da alcuni illustri sosteni­tori dell’Inter con la spiegazione che bisognava difendersi da un complotto contro l’Inter del “Sistema calcio”. In spregio della legge? E poi, quale Si­stema? Un sistema più potente e organizzato di quello davvero esistente, e davvero preoccupante, che faceva capo alla Security della ditta del collega in­terista Tronchetti Provera?
Su un punto cruciale, tuttavia, non sono d’accordo con lei. Parlando dell’Inter di quest’anno lei la descrive come “prossima vincitrice dello scudetto per meri­ti acquisiti esclusivamente sul campo”. Esclusivamente? Ma questo è un cam­pionato virtuale, un campionato dei puffi, dal quale è stata estromessa la Ju­ventus cacciandola in B a furor di media e sono state penalizzate quasi tutte le maggiori concorrenti (nei punti e, per una lunga fase iniziale, nell’atteggiamento psicologico). Che poi la Juventus abbia dato una mano con la vendita di Vieira e Ibra, permettendo all’Inter di fare meglio sul campo, è anche vero. Ma que­sto fa parte dei misteri dolorosi dell’estate 2006. Quale merito avrebbe questo scudetto 2007? Persino la natura si ribella: l’Inter è stata campione d’inverno nell’unico anno in cui l’inverno non c’è stato!
Il fatto è, come dimostrano le recenti decisioni delle autorità sportive, che “cal­ciopoli” , come già le scrivevo fin da metà luglio, è stato esattamente ciò che si voleva che fosse: l’affossamento della Juve e qualche buffetto ai birichini. Pro­prio alla luce di queste ultime diminuzioni generalizzate delle pene, la nostra as­sociazione e le altre associazioni e siti juventini che condividono l’idea invite­ranno tutti i tifosi a sottoscrivere una richiesta al neo Presidente Abete affinché riapra non solo il grottesco caso dello “scudetto degli onesti”, ma l’intero caso calciopoli. Affinché a riscrivere quella penosa pagina di giustizia sommaria sia­no le autorità sportive stesse, e quindi non i vari TAR (che eventualmente pro­cedono per conto loro), non la giustizia ordinaria, ma la giustizia sportiva. Pur­ché si prefigga di essere giustizia, di vagliare le accuse, di valutare gli indizi, di rispettare i diritti della difesa, di pronunciare le sue sentenze in base alle rego­le e alle norme; e non in base agli strepiti di giornalisti e tifosi avversari.

* Presidente dell’Associazione Nazionale Amici della Juventus


Anche io, nel mio piccolo, nelle vesti di Presidente dell'Associazione Nazionale Amici della Fagiana Bernarda spero che Abete riapra Calciopoli e finisca il lavoro iniziato andandosi a rivedere tutti i Campionati della Triade.

Comunque, anche se pure la natura si ribella, auguro anche a voi Buona Pasqua, siete teneri.

Ci risentiamo martedì 10 aprile.

Very funny


Certe cose bisogna diffonderle, sono divertenti.

Mappe Google, digita Milano, nella vignetta digita da qui e metti l'indirizzo Long beach, California.

Guardate il punto 45.

Ogni tanto è meglio ricordare...




Blanc ci apostrofa di ineleganza, la Juve uno scudetto così non lo avrebbe mai accettato!
Certo, continua il Blanc, non è che non avessimo fatto niente... (questa è una confessione ndr)
Ferrara accusa la dirigenza interista, Emerson lancia accuse a Ibra e Vieira.

Moggi e la dirigenza juventina invece brillavano di stile ed eleganza:
La campagna acquisti bianconera, dopo l'arrivo di Capello, ha due obiettivi: Fabio Cannavaro dall'Inter e Zlatan Ibrahimovic dall'Ajax. I due sono già d'accordo con Moggi, ma restano da convincere i rispettivi club, buttandola in rissa e aizzando i giocatori contro le società. Il 20 agosto Lucianone dice a Giraudo: "Ho parlato con Cannavaro e ci ho fatto parlà anche Ciro Ferrara". Il caso lo segue il suo factotum Paco Casal. Ma poi Moggi parla direttamente con Cannavaro e lo convince a far chiamare dal suo procuratore Branca "il brindellone alto", cioè il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, per comunicargli: "Guardate, io voglio andar via, perché non sono considerato dall'allenatore". Insomma, Cannavaro "farà casino, dopodiché Paco interviene" con l'Inter. Anche Ibrahimovic, ad Amsterdam, ha ricevuto precise istruzioni sulle più moderne tecniche di guerriglia: rifiutarsi di giocare, non presentarsi agli allenamenti, fare l'offeso per il trattamento del compagno di squadra Van der Vart. "Il ragazzo (Ibrahimovic, ndr) c'ha le palle... E' venuto fuori un litigio bestiale - confida Moggi a un giornalista famoso e molto amico - alimentato un po' da noi, insomma...". Alla fine, come da copione, Ibrahimovic approda alla Juve. Pairetto, sempre molto super partes, chiama Moggi apposta dall'Uefa per complimentarsi dell'affare: "Eccezionale! Bestiale! Complimenti! Madonna!".

Daddy conclude la polemica con un distensivo: Ma andate a cagare!!!

5 aprile 2007

Amici miei



Ma come, non erano amici, che lui aveva fatto vincere lo scudetto alla squadra del suo amico , che poi era andato a levargli le castagne dal fuoco anche nella sua fabbrichetta?
Che l'altro ci ha la moglie figa che adesso lavora in Tv con quel calciatore del Parma, il Gene. Ma si dai che la moglie è si figa ma ci ha anche la lingua lunga, che dicevano che non ci si poteva fidare di lei.
Ma in che mondo viviamo? Per me è tutta colpa del buco nell'ozono.

4 aprile 2007

Il 70°


Pressato dai giornalisti, in merito ai suoi presunti errori nel match di ieri sera, il portiere del Milan Nelson Dida ha ribadito di aver solo seguito l'esempio del suo amministratore delegato Galliani, ed avrebbe pertanto lasciato lo stadio al 70° minuti dell'incontro.

Dice il saggio


Partita finisce quando arbitro fischia!

Dida forever



A me sti due bagai fanno impazzire!
Dida sembra il big jim boxer, ricordate?. Si muoveva a scatti con i movimenti identici a quelli del portiere brasiliano del Milan.
Galliani invece guarda le partite solo quando il Milan sta vincendo. Lo fa per scaramanzia, anche ieri sera ha visto la partita solo fino al 70° minuto, poi ha lasciato la tribuna.
Ma matel, pirlotti, ma dopo queta stagione così luminosa non è che dovresti cambiare rituale?

Se non ci fossero bisognerebbe inventarli!

2 aprile 2007

Kalle è perplesso


Lui lo sapeva già prima dei giudici sportivi: la Juve è mafia!
Oggi, dopo la designazione arbitrale (il russo Baskakov) per la partita con il Milan si dice perplesso.
Insomma, buoni ricordi dell'Italia non è ha molti.

Caro Kalle, ti posso solo assicurare che l'impianto luci di S.Siro funziona, poi ai bbilanisti pensaci tu.

Il pacchetto accessori


A) Salve vorrei fare un preventivo per quell’auto.

B) Certo, certo, si accomodi pure in ufficio. Mi dica, quale versione le interessa?

A) Quella che avete in esposizione va benissimo, solo vorrei aggiungerci i fendinebbia, sa qui da noi l’inverno non è il massimo.

B) Ha ragione, stà nebbia è proprio una gran rottura. Comunque i fendi sono nel pacchetto high visibility che comprende anche: fari xeno, sensore pioggia e specchietto retrovisore fotocromatico.

A) non mi interessa il pacchetto ai visibilità

B) High visibility

A) O come cazzo si chiama. Io voglio solo i fendi.

B) No, non è possibile, o tutto o niente.

A) Ma scusi, se io vado al ristorante e ordino un risotto il cameriere non mi dice: guardi il risotto è nel pacchetto “O mia bela madunina” che comprende anche la cotoletta e le patatine fritte.

B) Ma che centra?

A) Centra. Se vado dal fruttivendolo e chiedo un kg. di arance il negoziante non mi dice: guardi le arance sono nel pacchetto “Yellow mandarin” che comprende anche un Kg. di mandarini e 6 limoni.

B) Ma…

A) E se vado in farmacia e chiedo una scatola di preservativi il farmacista non mi dice: guardi i preservativi sono nel pacchetto “Se ti giri te lo metto” che comprende anche la vaselina.

B) Lei è un maleducato

A) Non solo, perchè maleducato è compreso nel pacchetto "Padovan" che comprende anche pirla, stronzo e vaffanculo!

Quelli che l'anno prossimo...


Cerrrrrrrrrrrto, come no.
L'anno prossimo...
Intanto noi si pialla il Parma e ci si gusta il megaextracazzarolachegol di Maxwell.
I due esterni brasiliani mi sollucherano il palato!

Per Cobolli: la A è noiosa e modesta per te ciccio, por moi è di assoluto livello (non dimenticarti che due squadre italiane sono nei quarti di cempions, quelle sbagliate of course, ma ci sono e sono a - 20 e - 35 dall'Inter).
Rosicate belli, rosicate.