
30 aprile 2009
29 aprile 2009
Ibra cadabra?

Mentre tutta Italia si da all'esercizio del gufaggio ricordandoci il 5 maggio, noaltri si guarda avanti.
Sabato sera arriva la Lazio e bisogna tornare a vincere, magari con un Ibra che si degni di scendere dal suo piedistallo e di giocare con il resto della squadra senza necessariamente sfanculare chiunque gli passi a tiro.
Questa di Ibra è diventata una brutta abitudine, che non lo rende esattamente uno simpatico (per dirla alla M.M.).
Stasera nella semifinale di Cempions tra Manchester e Arsenal pure C. Ronaldo ha sfanculato mica poco i compagni di squadra ma ha dato dimostrazione che ha lui bastano tre minuti per decidere la partita (micidiale traversa dai 30 metri con portiere immobile...).
Ibra invece è in piena crisi esistenziale e si barcamena tra un non ben precisato trasferimento e un forse più probabile nuovo aumento d'ingaggio che non dovrebbe stupirci troppo vista la sua attuale indigenza economica.
Toccherà a lui, mancando Balotelli, sabato sera dare un segnale forte e definitivo al campionato.
Probabile il rientro di Muntari e non so perchè ma mi pare una buona notizia (sic...) visto che se gioca lui non ci sarà Vieirà.
27 aprile 2009
Ruiuuuuuuuuuuuuu

Napoli – Inter: 1 Milan – Palermo 1
Inter 74Milan 67
34esima giornata:
Inter – Lazio: X Catania – Milan: 2
Inter 75Milan 70
35esima giornata:
Chievo – Inter: X Milan – Juventus: 1
Inter 76Milan 73
36esima giornata:
Inter – Siena: 1 Udinese – Milan: 2
Inter 79Milan 76
37esima giornata:
Cagliari – Inter: 1 Milan – Roma: 1
Inter 79Milan 79
38esima giornata:
Inter – Atalanta: 1 Fiorentina – Milan: 2
Inter 82Milan 82
26 aprile 2009
Complimentoni

Partita giocata per pareggiare e puntualmente persa.
Nelle ultime tre giornate due pareggi e una sconfitta.
Ottimo modo per gestire un vantaggio abissale sulle seconde.
Non avrei mai pensato di poter rimpangere Muntari, ma il Vieirà di stasera è veramente un ex giocatore. Imbarazzante come ha sprecato l'unica palla gol del secondo tempo.
Bene Balotelli, indisponente Ibra. Figo da ricovero.
Mancini bene per i primi tre minuti, è calato alla distanza.
Un bravo anche al Mou che ha rispolverato il 4-2-4 nel finale con il solo risultato di regalare tutto il centrocampo al Napoli a cui è bastato gestire la palla in quella porzione di campo. Pirla!
Che si voglia ripetere il finale di stagione dello scorso anno?
24 aprile 2009
Il figliol prodigo bis

Dove eravamo rimasti?
Il 24 marzo scorso avevo scritto questo post.
Non avete anche voi una senzazione come di deja vu?
La differenza la fanno sempre i campioni, su questo non ci piove.Ma la differenza in tribuna la fanno i tifosi, e quelli dell'Inter (la maggior parte, per non dire la miglior parte) non sono materiale da propaganda, gente che si lascia manovrare dall'azienda a piacimento degli azionisti di maggioranza.Ibra vuole più soldi, forse preferirebbe andarsene, ma gente disposta a sborsare più di 12 milioni di eurozzi all'anno non c'è ne tanta in giro, e allora il suo procuratore inizia ad agitare le acque, a lanciare velate minacce.Purtroppo per lui e per il suo assistito i tifosi dell'inter non sono quelli del Milan!Non ci saranno sfilate con il rosario in mano sotto la casa di Ibra, non vedrete il sito dell'Inter sommerso dalle mail disperate stile sumaworld e, resti inter nos, se levasse le tende Kakà avrei voglia di vedere un cuginetto rompermi il c...o con la storia della grande famiglia Milan...Le bandiere, quelle vere, sono finite. Ne restano alcune che sono tali più per l'età che per convinzione, ma sono le ultime. Poi abbondano i mercenari, ma è giusto così.Il calcio è diventato altro, è uno strumento di marketing, serve a vendere magliette non a regalare sogni.Di certo c'è sola una cosa: se Ibra vuole andarsene è libero di farlo (se il suo amato procuratore è in grado di trovare offerte migliori) ma se non ci riuscisse non si rattristi se i tifosi nerazzurri non scenderanno in piazza a ringraziare il Signore Dio Onnipotente per aver intercesso verso di loro.Non ammazzeremo il vitello grasso, non faremo nessuna festa.Il figliol prodigo è affar serio, certamente più di una partita di pallone.
Razzismo = Ignoranza

Questo gira su facebook.
Il fondatore del gruppo "Ulula anche tu mario balotelli!!! uuuuuuu" si chiama Emanuele Onori. Il nome non è un segreto, sapete che su Fb è tutto in chiaro. Di segreto c'è solo il suo titolo di studio.
Sono indeciso, si tratta di razzismo o di ignoranza? Forse è un razzista mooolto ignorante.
"visti i commenti ke definiscono razzisti gli appartenenti a questo gruppo, ci tengo a precisare che non è cosi! qui si critica il comportamento di una giocatore di 18 anni ke si crede chissà chi, e si permette di insultare tfoserie avversarie. ke sia bianco o sia nero, nn ci importa, nel caso sarebbe stato un giocatore bianco si serebbero usati altri aggettivi, ke comunque sia non hanno niente di razzista. "
Naturalmente, sullo stesso livello di Emanuele colloco anche i "tifosi" della Nord che ieri sera hanno solidarizzato con i colleghi Drughi. Per loro il razzismo non si coniuga con il colore della pelle ma con quello della maglia.
23 aprile 2009
Patriot Cup

Usciamo dalla Patriot Cup a testa alta, ma senza nemmeno uno straccio di Ciao lanciato dalla curva.
Manco una mountain bike di seconda mano. Il solo Matrix difende l'onore facendosi espellere dopo una scenata isterica.
Per il resto ecco Ibra dei tempi migliori, grande gol, grandi conclusioni, ma contro la Samp...
Vieirà inguardabile, probabimente andrà in forma verso giugno, bene Balotelli che quando si concentra è veramente una potenza.
Finisce solo 1-0, peccato speravo di fare il secondo gol e poi assistere all'assalto finale.
La Samp ha fatto quello che doveva fare, ostruzionismo compreso ma ci stà.
Ora concentriamoci sulla partita di domenica sera.
A Napoli per vincere, possibilmente arrivandoci con la testa giusta, come stasera.
Lapo e la croce rossa

22 aprile 2009
Boniperti

Il bello dello sport è questo: cercare con tutte le forze di vincere, sfottersi anche, ma da uomini veri. E poi cosa c’entra il colore della pelle, oltretutto quel ragazzo è nato in Sicilia, è italiano come i miei nipoti. Io il ricorso contro la squalifica non l’avrei fatto. Certo una giornata di campionato a porte chiuse è una condanna dura, non è la prima volta che il razzismo entra negli stadi ed è la prima volta in serie A che la pena è tanto grave. Non sono soltanto i tifosi della Juventus a urlare slogan orribili (e la società si è scusata), ma non mi sento più contento perché anche altre tifoserie, compresa quella dell’Inter, si sono comportate in modo vergognoso. Bisogna cominciare a dire basta perché il razzismo è una brutta bestia. I tifosi, di qualunque squadra, devono sapere che certi comportamenti non si possono accettare. E, sia chiaro, deve valere per tutti.
Teste di cazzo

21 aprile 2009
Il capro espiatorio

E' andato strutturalmente

Lapo: "Non ci può essere amore tra Juve e Inter, non è strutturalmente possibile"
Mi sento sollevato, strutturalmente intendo.
Lapo: "Se lo vince, e ribadisco se lo vince, per me questo sarà il primo scudetto dell’Inter di Moratti. L’ha detto anche Mourinho"
e Balotelli cosa centra?
Lapo: "Balotelli c’entra perché sul campo non mi è sembrato un professionista. Mi è sembrato un giocatore scorretto. Legrottaglie dopo la partita ha parlato chiaro. E’ giovane, ha 18 anni e da giovani si è focosi e irruenti, si possono commettere tanti errori e io ho titolo per dirlo perché ne ho commessi anch’io. Ma qualsiasi calciatore potrebbe confermare che Balotelli è scorretto"
Se glielo ha detto Legrottaglie, allora...
Strano però, ci sono una cinquantina di telecamere sul campo che riprendono anche i peti dei giocatori ma nessuno mi ha fatto vedere i calci lamentati dal profeta del peeting.
E i cori per novanta minuti?
Lapo: "Non c’era bisogno dei cori. Gli insulti sono inutili, sviliscono gli uomini e il calcio. Sono cattivi esempi per i giovani. Sono un segnale di carenza di stile, cuore e umanità. Balotelli, Vieira, Seedorf, il nostro Sissoko: a tutti capita di riceverne. E poi, ai fini del risultato, non servono. La Juve ha dimostrato di poter pareggiare anche con un uomo in meno. C’era molto nervosismo, sul campo e fuori. Tra le tifoserie di Juve e Inter c’è troppo odio: i rancori sportivi non li scuso, però li capisco"
C'è sempre una domanda che manca in queste interviste:
Sig. Lapo ha partecipato pure lei ai cori razzisti?
20 aprile 2009
- 6

18 aprile 2009
I remember

Io mi ricordo le battutine di faccia di culo Moggi, i suoi sorrisetti, i suoi ammiccamenti.
Io mi ricordo quando ci rubarono uno scudetto a Torino, con quella partita (insieme a tante altre) che d'ufficio doveva far aprire un'inchiesta sulla frode sportiva perpetuata.
Io mi ricordo l'arroganza dei gobbi, quel senso di onnipotenza che li permeava.
Io mi ricordo la "paura" che accompagnava le nostre trasferte a Torino sponda Juve.
Per questo mi ha fatto incazzare, in un primo momento, regalare questo punticino ai gobbi.
In un primo momento, appunto.
Perchè vedere queste merde festeggiare il pareggio che li tiene a - 10 come se avessero vinto lo scudo mi ha fatto godere tanto quanto vincerla questa partita.
E mi ha fatto godere vedere Balotelli segnare e sfanculare i tifosi gobbi mostrandogli lo scudetto sulla maglia.
Mancano sei partite, diciotto punti a disposizione, ne basterebbero otto considerando il Milan, sette se al secondo posto ci arriva la Juve.
Forse meno se consideriamo che Juve e Milan devono giocare contro.
Juve - Inter

17 aprile 2009
Del Piero
14 aprile 2009
Sono arrivati ultimi
11 aprile 2009
Come la Juve
10 aprile 2009
W Leeds

Adriano

"Non sono malato, non torno, Moratti è come un padre, non ho amici delinquenti, tornerò quando dentro di me tornerà la gioia."
Se dico io queste cose al mio capo mi mandano a casa a calci nel culo.
Poi vado in banca e dico: "pagherò il mutuo solo quando lo dico io!" e per punizione mi mandano a fare l'aiuto di Casella...
Per inciso ha detto pure che è pronto a rinunciare al denaro.
Io questo al mio capo non glielo direi, ma secondo me non piglio una cippa istess.
8 aprile 2009
Mogio mogio...

7 aprile 2009
A mani giunte
Vedi la disperazione di chi ha perso tutto (affetti, casa, la vita normale), osservi la solidarietà che si fa persona nella gente che si dona per aiutare chi soffre.
Poi capisci che dopotutto, nonostante i tuoi problemi, piccoli o grandi che siano (e chi non ne ha di grandi...), la vita va vissuta, usata, perfino rubata.
E torni a casa, guardi tua moglie, tua figlia e ti sorprendi a pensare che quello che hai, quello che vedi è immenso.
La vita regala emozioni e tragedie con la stessa semplicità con cui la mattina ti bevi il primo caffè della giornata.
E' un peccato che la vita ci scorra addosso senza che ci accorgiamo di quello che talvolta ci regala.
Fermiamoci un attimo, a mani giunte se volete...
BASTARDI!

IL RISARCIMENTO - La Pfizer, qualche giorno fa, ha accettato di versare 75 milioni di dollari (56 milioni di euro) come risarcimento alle autorità locali. Una parte dei soldi (35 milioni di dollari) andrà ai familiari delle vittime e ai bambini rimasti menomati: come l'allora quattordicenne Hajara, diventata sordomuta o come Anas Mohammadu che di notte sogna di fare il soldato ma che a scuola viene soprannominato «sgorbio» perché le sue gambe sembrano fatte di pastafrolla e dalla sua bocca esce di continuo della bava. Altri 30 milioni saranno usati per ristrutturare l'ospedale delle malattie infettive e il resto servirà a coprire le spese legali sostenute dallo Stato di Kano nei vari procedimenti.
DUE AVVOCATI «QUALUNQUE» - A piegare il colosso farmaceutico sono stati due avvocati qualunque: il giovane nigeriano Etigwe Uwo e il divorzista del Connecticut Richard P. Altschuler. Insieme hanno rappresentato gli interessi delle famiglie africane danneggiate in una causa collettiva che non ha precedenti nella storia. Dapprima la Pfizer ha negato con forza ogni accusa. Quei bambini, ha sostenuto, non sono stati danneggiati dalla medicina ma dalla meningite che, in quel periodo, ha ucciso 11mila persone. Ma i genitori sapevano? Il governo nigeriano ha dimostrato di no. «L'esperimento - è stata la conclusione di una commissione di esperti - era illegale e non autorizzato. Un chiaro caso di sfruttamento dell'ignoranza». Nonostante il risarcimento Uwo e Altschuler continueranno la loro causa negli Stati Uniti. La loro tenacia ha ispirato il romanzo di John Le Carré The Constant Gardener. «Paragonata alla realtà - disse poi lo scrittore - la mia storia è banale come una cartolina».
6 aprile 2009
Franco Rossi, Guido Rossi e Calciopoli

5 aprile 2009
+ 9

Altra giornata progobbi che finisce a favore dell'Inter.
Pellissier si toglie un trittico di soddisfazioni, si fa spaccare quasi il naso da Zebina (ma lui può) e ci regala un minuto 91 da pulluzzione. Già avevo detto che il Chievo avrebbe dato più filo da torcere alla Juve della Roma, non pensavo però che in una partita da vincere la Juve si facesse rimontare in contropiede sul 3 a 2 a proprio favore e in pieno recupero.
Nel tardo pomeriggio l'Inter non gioca, difende bene e basta ma ci pensa l'Udinese a regalarci tre punti con un autogollonzo da ricordare.
Nell'attesa che finiscano le moviole sull'intervento di Julio Cesar su Quagliarella (che in quell'occasione ha pagato tutta una serie di ricerche spasmodiche del rigore) mi chiedo: "Abbiamo 9 punti sulla seconda e giochiamo di merda. Ma quando inizieremo a giocare bene (mancando 8 giornate alla fine dovremmo esserci) dove andremo?
Intanto gaudiamo contenti!
2 aprile 2009
Cafoni a corte

Ecco la gag costata mercoledì un rimprovero reale al Cavaliere: Berlusconi è in posa dietro il presidente degli Stati Uniti e, terminati gli scatti di rito, prova ad attirare l'attenzione dell'inquilino della Casa Bianca e degli altri leader chiamando, a voce piuttosto alta, Obama: «Mister Obamaaaa...». Il presidente americano si volta e il Cavaliere porgendogli la mano fa come se dovesse presentarsi: «Mister Berlusconi...». Gli altri leader ridono. La regina Elisabetta no: anzi, attirata dal tono di voce piuttosto alto del premier italiano, si gira verso i due leader. Poi un po' contrariata, visto che alza la mano sinistra (nell'altra ha la borsetta) quasi come ad allargare le braccia e poi la sbatte sui fianchi, si rivolge a Berlusconi. I microfoni, disturbati da rumori di sottofondo, registrano una frase che suona più o meno con un «Ma chi è? Suvvia...» o «Ma perché deve urlare così?». Le parole di Elisabetta II, in ogni caso, scatenano altre risate da parte dei presenti.
Poi c'è gente che si indigna per le battute del Mou
Questo è il Presidente del Consiglio e proprietario del Milan, un peracottaro che racconta barzellette. Lo vogliono al G20 perchè fa ridere...