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SHANGHAI - La visita del capo e l'impegno scritto che i dipendenti sono stati obbligati a firmare non hanno bloccato l'ondata di suicidi alla Foxconn a Shenzhen, nel sud della Cina. Secondo quanto rivelato dalla agenzia Nuova Cina, mercoledì intorno alle 23,20 (le 17,20 in Italia) un altro impiegato si è suicidato lanciandosi dall'edificio di un dormitorio della fabbrica, che produce componenti per la Apple e per altri grandi marchi dell’elettronica.
ONDATA - Si tratta del decimo suicidio avvenuto nella fabbrica di Shenzhen negli ultimi cinque mesi. Altri due operai avevano tentato il suicidio, ma sono sopravvissuti. Un altro impiegato era morto lanciandosi da un edificio dalla filiale di Lanfang, dove nel dormitorio era stata trovata morta un'altra ragazza, ufficialmente per attacco cardiaco. I vertici dell'azienda, di proprietà taiwanese, avevano deciso di far firmare a tutti i dipendenti un documento, in cui si impegnano formalmente a non suicidarsi.
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