28 novembre 2007
Rognone d'oro 2007/2008
Inter - Fenerbahce: 3-0
Vittoria in scioltezza, basta un tempo, il secondo, e i turchi escono da San Siro con tre pere in saccoccia e mentre Elio Corno dalle Tv locali spara a zero su Mancini e Sarugia spara cazzate a raffica, Daddy brinda con del Vov fatto in casa al compleanno del Mister.
Dunque è sotto i benefici effetti dell'alcool che assegno l'odierna nomination al Rognone d'Oro 2007/2008.
And the winner is: Stankovic Dejan
Il serbo, apparso in giustificato ritardo di condizione, si è mangiato un paio di gol prima che Cruz gli insegnasse che per realizzare una rete su un campo di calcio basta fare il giardiniere: stai fermo, non fai un cazzo, la palla ti rimbalza addossso ed è fatta!
27 novembre 2007
Dedicato ad una persona vera
Solo un pensiero:
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.
Franco Battiato
26 novembre 2007
Rognone d'Oro 2007/2008
Inter - Atalanta : 2-1
Questa volta il compitino da svolgere è facile facile:
la nominatione va a Ivan Ramiro Cordoba per la sua inebriante applicazione dell'anticipo sull'attaccante avversario in occasione del gol dell'Atalanta.
Inarrivabile il suo mezzo carpiato rovesciato con avvitamento su Floccari!
Bravo Ivan Ramiro!!!
Congratulascion, con questa nominascion il colombiano stacca il gruppo e da il là alla prima fuga stagionale.
21 novembre 2007
Hai comprato la macchinetta?
Il Ciccio ha parlato, mancava sola la sua opinione per completare l'affaire Adriano, e, naturlamente, era meglio se teneva la bocca chiusa.
No dico, lui parla male dell'allenatore dell'Inter quando per sapere che cazzo si era fatto quest'estate è dovuto andare dal medico dell'Inter...
Ciccio hai comprato la macchinetta?
Quale? Quella per farti i cazzi tuoi.
Nella foto: un pò di cattivo gusto
20 novembre 2007
Breno
Breno: chiesto l'esame delle ossa per verificarne l'età
L'esame delle ossa... per un paesello della media Val Camonica!Perchè non segarlo in due e contare gli anelli?
19 novembre 2007
TotoAdriano
Allora si prendono le puntate, dove finisce Adriano?
1 Torna a casa Inter a Gennaio
2 Resta in Brasile per il carnevale, torna a marzo a casa Inter perchè non ha più un euro
3 Resta in Brasile anche dopo il carnevale per giocare nel San Paolo
4 Torna a Milano a Gennaio per fare le valige e spostarsi in Premier League
5 Torna in Italia e si stabilisce definitivamente a casa di Entius (sei rimasto il solo sul globo terracqueo a difenderlo) che lo mantiene a vita
Venghino siori venghino, si accettano scommesse!
16 novembre 2007
Chi l'ha visto?
Sono preoccupato!
Dal 9 ottobre Suma non aggiorna più il suo forum.
Non vorrei che non ci fosse più nessuno a scrivergli, proprio adesso che Pato fa cose meravigliose in allenamento (tra l'altro in coppia con Ronaldo, lui fa il palo), proprio adesso che Kakà minaccia di andarsene...
Ragazzi Mauro ha bisogno del nostro affetto.
Non facciamoci riconoscere!
Orsù scriviamogli belle cose!
15 novembre 2007
L'ha fatta fuori dal vasino
Kakà è un campione, e i campioni si sa hanno sempre un gran tempismo.
"Qualcosa deve essere fatto, perche' e'un problema sociale che va al di la'del calcio. Alla fine sono i giocatori ad essere puniti. Non e' che io voglia cambiare club, al Milan sono felice, ma vedendo quello che sta succedendo, mi chiedo se ne vale la pena"
Gli risponde Panucci: "Fanno tutti i moralisti ma bisogna smetterla, basta pagarli i campioni e vedrete che finché sarà così questi verranno sempre a giocare in Italia, davanti ai soldi tutti cambiano"
Continua Franco Rossi: Kakà forse non sa (forse?) che San Paolo, città dalla quale proviene è la città più violenta del pianeta Terra.
Forse è scappato da San Paolo (la città con più omicidi al mondo) per cercare la pace, forse è venuto via dal calcio brasiliano, il calcio che ha avuto più morti di qualsiasi altro, più arbitri corrotti e campionati truccati per trovare un po’ di serenità e forse è venuto via dal Brasile, famoso per gli squadroni della morte che ammazzano i bambini a venti dollari l’uno, per poter vivere in tranquillità.
O forse (forse?) è scappato per guadagnare di più, ed è lo stesso motivo per il quale vuole andarsene dall’Italia?
Finisce Daddy: Kakà non è che vuoi andare al Real?
13 novembre 2007
Soluzione all'italiana
A due giorni dalla guerra bisogna interrogarsi sulle misure in via di adozione stabilite dall'Osservatorio edalla Figc.
Dunque stop ai campionati di B e di C.
La A, come sapete, era già ferma di suo per la partita della nazionale.
Bene fermiamo tutto.
Bene una cippa perchè se c'è una cosa che mi fa incazzare è la giustizia sommaria, la punizione collettiva come a scuola.
"Chi ha pisciato nel caffè del bidello?" " Nessuno?" " Bene tutti sospesi!"
La stessa cosa avviene negli stadi italiani, dove un centinaio di delinquenti per città riesce a tenere in scacco tutti i tifosi veri che vogliono solo guardare una partita di calcio.
Siamo veramente sicuri che la via giusta sia la chiusura della curve? Se non sbaglio quando a San Siro hanno chuso la curva dell'Inter gli ultras si sono spostati nella curva opposta.
Siamo così sicuri che gli Stewart "adeguatamente formati e preparati" siano la soluzione giusta?
Siamo seri! Bisogna punire i colpevoli, non gli innocenti.
Bisogna impedire alle teste di cazzo di andare allo stadio, non al Ragionier Bianchi di parcheggiare l'auto sotto casa la domenica perchè abita in zona stadio.
Bisogna far pagare alle curve i costi della mobilitazione di massa delle forze dell'ordine. Che paghino loro i costi della sicurezza.
Che sia smascherato il colpevole, pisciate nel vostro di caffè.
Nella foto: lo stweart John Rambo, adeguatamente formato e preparato, indica al pubblico di S.Siro l'anello giallo.
12 novembre 2007
Perchè?
10 100 1000 teste di cazzo!
L'unico vero slogan da cantare a squarciagola è questo.
Come possiamo anche solo pensare di mandare avanti questo baraccone mangiavite e mangiasoldi che di domenica in domenica attanaglia nella morsa dell'idiozia il Paese?
Come si può pensare che per vedere una partita di pallone si debba aspettare che le forze dell'ordine si siano schierate in assetto antisommossa?
Come possiamo permettere che per una partita di pallone le città, e gli autogrill, debbano venire attaccate da orde di beceri idioti che non aspettano altro che un pretesto, un errore per scatenare le loro ire funeste?
Siamo tutti daccordo, l'agente che ha sparato dalla corsia opposta dell'autostrada ha fatto una emerita cazzata. E se avesse colpito un auto in transito quale sarebbe stato il risultato?
Tuttavia questo episodio non può giustificare le reazioni della masse di ultras, tutti gemellati stavolta (che bravi!), tutti pronti a devastare Bergamo, Roma, Milano.
Ma se questi episodi di guerriglia fossero collegati al Campionato di Tennis Tavolo, o a quello di Volano o perchè no a quello di Minigolf come si comporterebbero le autorità?
Il Campionato di calcio più bello del mondo sopravvive solo perchè è una meravigliosa macchina da soldi?
E quali saranno le nuove misure di sicurezza? Quali nuove elucubrazioni mentali partoriranno dalle menti dei nostri politici?
Il tornello nominale?
Il poliziotto personale?
La chiusura domenicale degli autogrill?
Se non siamo in grado di fronteggiare la massa delirante degli ultras fermiamo tutto.
Se una squadra di calcio è l'unica ragione di vita di questa gente allora togliere il giocattolo potrebbe essere una soluzione.
9 novembre 2007
Garcon: "5 pizze primavera"
Alla luce del risultato della partita di ieri tra la Juve A e la Juve primavera dobbiamo giocoforza rivedere anche la prestazione dell'Inter di domenica scorsa a Torino.
Siamo in crisi! Abbiamo segnato solo un gol ad una squadra che ne ha presi cinque (5) dalla sua primavera.
Prendiamone atto e corriamo ai ripari altrimenti il Milan ci piglia prima di Natale.
Nella foto: la Primavera del Botticelli
Che non si dica che questo blog è frequentato da ignoranti!
8 novembre 2007
Geppetto
Continua la battaglia di Tuttosport contro l'Inter.
Oggi ci delizia della sua presenza Gianfranco Teotino, il Geppetto di Tuttosport, che ci illumina la giornata con una disamina sul pianeta Inter veramente godibile.
Oggi ho avuto una giornata veramente del cazzo, meno male che Geppetto mi ha fatto tornare il sorriso:
FORTISSIMI NON GRANDI GIANFRANCO TEOTINO Com’è forte l’Inter. Fortissima. Così forte da rimediare in due minuti una partita di Champions che si era messa proprio male. Solo se sei forte puoi andare al tappeto e rialzarti subito. Ma contro il Cska, vodka, samba e svarioni, squadra vivace quanto modesta, al tappeto non ci si va, non ci si deve andare. ASan Siro non ti puoi svegliare solo dopo mezz’ora di gioco e quando sei sotto 0-2. Perché, andando avanti, gli ostacoli si alzeranno e passare da 0-2 a 4-2 non sarà più così facile. Neppure con cotanto Ibra. Com’è forte l’Inter. Fortissima. In campionato è così forte che anche quando non vince dà l’impressione che si sia impigrita lei, non che gli avversari l’abbiano messa in difficoltà. O almeno così riesce a far credere. E’ successo anche dopo la Juve. «Siamo stati sfortunati» ha detto Moratti. Sfortunati? E perché? Perché hanno trovato una squadra che non si è arresa mai? Mah… Il fatto è che essere forti, anzi fortissimi, non significa essere grandi. Neanche dopo aver vinto due scudetti di fila. Vinto, poi… Il primo è stato un omaggio, e non vale nemmeno la pena tornare a rinvangare come è arrivato. E il secondo, beh, è il frutto di un campionato senza storia, si sa. Tant’è. Mica è colpa dei giocatori nerazzurri e di Mancini se è andata così. Loro erano forti e hanno vinto. E quest’anno si ripromettono di dimostrare di essere davvero grandi. Vedremo. Perché per ora non è così. Moratti, per esempio, è scivolato sulla buccia di banana delle accuse a Nedved. Soltanto lui, con qualche solito fiancheggiatore, ha accusato il ceco di non essere un campione, e neppure ieri sera si è voluto scusare. Chiunque abbia visto la dinamica del fallo, ha capito che non c’era alcuna intenzione di fare male. Ma la tentazione di fare i primi della classe, i professorini, in casa nerazzurra è sempre irresistibile. Prendete il caso Blatter. Il presidente della Fifa si è accorto che ci sono squadre, guarda caso come l’Inter, che schierano solo stranieri. E se n’è accorto proprio dopo la sfida con la Juve che sta cercando, nei limiti dettati dalla necessità, di tornare in fretta competitiva, di piantare radici più nazionali. Non l’avesse mai detto, caro Blatter. La suscettibilità nerazzurra sale alle stelle. E il capitano, Javier Zanetti, lo rimbecca: «Il presidente forse non sa che io e altri miei compagni abbiamo il passaporto italiano». Ahi, ahi, signor Zanetti… lasci stare i passaporti. Do you remember Recoba? Meglio cercare altri argomenti. Forte sì, è fortissima l’Inter. Ma non ancora grande. E con una certa tendenza all’autogol. Anche quando le cose vanno bene. Prendete il caso Adriano. Non gioca perché va troppo in discoteca, come dice Mancini, o si deprime e va in discoteca perché non gioca, come lascia intendere lui? In ogni caso, che Inter e Adriano siano separati in casa è noto a tutti da mesi. Non era meglio divorziare in estate? Anche per evitare l’ultimo paradosso. E cioè sentire il lamento per i troppi infortuni dalla squadra con la rosa più extralarge del mondo. Torna in mente che a Roma, per la prima sfida scudetto della stagione, Mancini aveva all’inizio in panchina Adriano, Crespo, Cruz e Suazo. Sì, magari al posto del capriccio Suazo, un centrocampista in più male non avrebbe fatto. Ma a volte i forti si possono anche permettere di non essere grandi.
Ma chi è Gianfranco Teotino?
Un riciclato!
Please leggere qui...
Rognone d'Oro 2007/2008
Inter - CSKA Mosca: 4-2
Che Signori, che aplombe!
Siamo esseri superiori, e ne siamo così consapevoli da lasciare partire l'avversario con l'handicap, come nel golf!!!
Certo si poteva aspettare almeno il secondo tempo per pareggiare ma c'è così tanto entusiasmo che questi ragazzi non riescono a trattenersi.
Il CSKA è stato schiantato in un paio di minuti da Cambiasso (in odore di beatificazione) e da Ibra (lui fa già i miracoli) grazie a giocate belle ed efficaci.
Bravi, bene, bis.
Il Rognone?
A Maxwell. Mi è parso poco in serata e in difficoltà anche se non è stato schierato nel suo ruolo.
P.S. Vi consiglio l'editoriale odierno di Tuttosport "Fortissimi non grandi"
Gianchi, sei una sagoma (da poligono...)
6 novembre 2007
Ci ha la faccia come il culo
Uno dei risultati del pareggio di domenica sera e l'aver dato voce a Padovan che, naturalmente, rimane sempre la solita testa di c....
Eccovi il suo ultimo farneticante editoriale
Dopo Juventus-Inter, partita che ha sancito come il vertice della serie A sia più equilibrato di quanto volessero i rituali pronostici pre-campionato, non posso non domandarmi dove siano finiti i catastrofisti della prima ora e cosa avrebbero detto o scritto adesso se a Torino, anziché di un paio d’uova contro i finestrini del pullman nerazzurro, ci fossimo trovati di fronte ad un mattinale della polizia che parlava di feriti, contusi, arresti, vandalismi, danneggiamenti. Insomma, l’intero campionario delle scene da guerriglia urbana. Sono nel giornalismo da troppi anni (quasi trenta) per non sapere che, se solo fosse accaduto qualcosa di più del nulla registrato dal prefetto di Torino, Goffredo Sottile, sul banco degli imputati saremmo finiti, assieme a lui, anche noi dei giornali sportivi. Invece, non solo ha avuto ragione il Prefetto (a proposito, complimenti per la scelta coraggiosa che ci riavvia alla normalità dopo la stagione delle emergenze estreme), ma perfino un calciatore esemplare come Buffon ha lodato, a partita da poco conclusa, il senso di responsabilità dei media e, in particolare, della carta stampata nell’avvicinare e nel presentare l’avvenimento. Certo, sarebbe troppo da parte mia pretendere che qualche giornale generalista e qualche collega troppo disinvolto si scusassero pubblicamente (con Tuttosport e con me) per quanto scritto in passato. Da cittadino e da giornalista, mi basta che l’apocalisse paventata da mesi altro non fosse che una tesi priva di ragione e contenuto. Mi basta che Juve- Inter sia stata una partita senza provocazioni (a parte quelle di Ibrahimovic), giocata in un clima almeno accettabile dentro e fuori lo stadio, assolutamente leale in campo (e il fair play di Ranieri per scagionare Julio Cesar ha illuminato la serata). Mi spiace, invece, e molto, che Massimo Moratti accusi Nedved per il fallo costato il grave infortunio a Figo. Per me, il presidente interista è ingiusto verso il giocatore juventino e completamente fuori strada nella valutazione dell’episodio. Lo invito a rivedersi le immagini e, possibilmente, a riascoltare il commento di Giuseppe Bergomi ( Sky) sulla cui fede e competenza penso nemmeno lui abbia da eccepire. Ho visto che nessuno si è stracciato le vesti per il rigore non assegnato a Del Piero: cintura e relativo affossamento per mano di Cordoba. Eppure – faccio una sintesi di Corriere dello Sport/Stadio e della Gazzetta dello Sport – di quell’intervento è rimasto qualcosa più di un dubbio. Mi immagino non cosa sarebbe accaduto se l’arbitro Rocchi avesse concesso il rigore alla Juve, ma se uno uguale – mettiamo ai danni di Cruz – l’avesse negato all’Inter. Eppure, alcuni esponenti della critica calcistica italiana non hanno il minimo pudore nell’affermare che sentire la Juve lamentarsi degli arbitri (è successo dopo il saccheggio di Napoli e con una compostezza perfino eccessiva) è surreale. Insomma, la Juve ha torto a prescindere. Sembra una barzelletta, invece a pensarlo non sono pochi. Soprattutto adesso che è lassù, in ottima compagnia.
5 novembre 2007
Rognone d'Oro 2007/2008
Juve - Inter: 1-1
Ricordate qualche anno fa? Seedorf bazzicava ancora il nostro spogliatoio e al 91' di un Inter Juve fece un gol dai trenta metri che ci permise di pareggiare la partita.
Festeggiamo come se avessimo vinto la Cempions...
Bene le parti si sono invertite, ieri sera abbiamo buttato nel cesso una vittoria facile facile contro una squadra, la Juve, tarantolata nei movimenti ma che di palle gol non ne ha vista mai neanche
mezza.
Abbiamo buttato via almeno quattro palle gol per il colpo del ko e loro hanno pareggiato con un tiro deviato...
Tuttavia la senzazione è che la superiorità dell'Inter sia stata schiacciante, abbiamo tenuto la Juve in scia giusto per rompere i coglioni al Milan.
E il Rognone?
La nomination va a Ibra, ha sentito la partita, è mancato sotto porta e si è fatto innervosire da Chiellini.
Cazzo Ibra io ti volevo vedere esultare!!!
2 novembre 2007
J'accuse
Sono convinto che di incidenti domenica a Torino ce ne saranno, e se non ce ne saranno la tensione sarà molto alta.
Ma chi aizza la folla, chi con pervicace follia inneggia alla partita della vita, alla partita della vendetta, alla "guerra santa" che grado di responsabilità si assume?
Cosa scriverà lunedì il direttore di Tuttosport in caso di incidenti?
Che la colpa è di Guido Rossi?
Cosa diranno i giocatori della Juve che in questi giorni, sulle ali di un evidente doping mentale, stanno inneggiando alla forza della Juve contro la paura (?!) dell'Inter?
Che senso ha caricare di valori così fuorvianti una partita che non deciderà un bel nulla?
Se la follia dei tifosi più violenti prenderà il soppravvento sappiamo chi li avrà guidati.
Ne riparliamo lunedì
Rognone d'Oro 2007/2008
Inter - Genoa: 4-1
A chi assegnare il Rognone?
Ho pensato ad Adri, il pirla (ora lo piglia per il culo anche Moratti...) saputo di essere stato confinato in tribuna se ne fuggito a casa (detto inter nos Adri domenica gioca e ne fa due alla vecchia), ma poi vista la curva Nord migrata a Sud assegno la nomination al Giudice Sportivo.
Bella storia, pensano veramente di eliminare la violenza in questo modo????
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