31 maggio 2010

Buonanotte




Pepe si occupa egregiamente del buongiorno.
Alura io vi auguro la buonanotte.

Sogni d'oro...

Ladri



















La benzina torna sopra quota 1,40

Ma cazzo se per trovare il petrolio basta andare al mare!

Maturità 2010: le tracce















Italiano: Il Triplete: perchè solo l'Inter è stata in grado di realizzarlo nella storia dell'Italia intera.

Matematica: "1+1+1 : tre tituli = 0+0+0 : zeru tituli" Il candidato risolva l'equazione con l'utilizzo di casi pratici.

Latino: Il candidato traduca la seguente espressione proferita da Ibra durante la finale di Cempions tra Inter e Bayern: "Quoque tu Milito filii mi(gnotta)"

Maggio 2010



















MAGGIO col bene che ti voglio
vedrai non finira' ia ia ia ia
MAGGIO m'ha fatto una promessa
l'amore portera' ia ia ia ia
anche tu
in riva al mare
tempo fa
amore amore
mi dicevi MAGGIO
ci portera' fortuna
poi non ti ho vista piu'
vieni da me c'e' tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me
MAGGIO si veste di novembre
se non arrivi tu ia ia ia ia
MAGGIO sarebbe un grosso sbaglio
non rivedersi piu' ia ia ia ia
ma perche'
in riva al mare
non ci sei
amore amore
ma perche' non torni
e' MAGGIO da tre giorni
e ancora non sei qui
vieni da me c'e' tanto sole
ma ho tanto freddo al cuore
se tu non sei con me
MAGGIO stamane al mio risveglio
non ci speravo piu' ia ia ia ia
MAGGIO credevo in un abbaglio
e invece ci sei tu ia ia ia ia
ci sei tu
in riva al mare
solo tu
amore amore
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non m'importa piu'
MAGGIO ha ritrovato il sole
non ho piu' freddo al cuore
perche' tu sei con me
du du duru ru ru ru du du
duru ru ru ru du ai ai ai ai
du du duru ru ru ru du du
duru ru ru ru du ai ai ai ai
ci sei tu
in riva al mare
solo tu
amore amore
e mi corri incontro
ti scusi del ritardo
ma non m'importa piu'
MAGGIO ha ritrovato il sole
non ho piu freddo al cuore
perche' tu sei con me

29 maggio 2010

Astinenza

Ma non c'è niente da vincere stasera?

28 maggio 2010

Addio e grazie
























Perchè sono educato.
Ora non siamo delle verginelle inconsapevoli di come vanno le cose nel mondo del calcio.
Oggi esistono i "professionisti" del pallone e del business.
Il Mou ha deciso di andare altrove, lo ha fatto, per me, in una maniera poco elegante ma cosa volete farci.
Certo poteva aspettare almeno il giorno dopo la finale, poteva raggiungere S.Siro con la squadra per ricevere anche lui un meritato applauso. Poteva ma non lo ha fatto.
Con il senno di poi forse è stato meglio così. Oggi il suo addio è un pò meno amaro.

Poi la vita ci riserva sempre delle sorprese. Oggi si viene a sapere che Ibra avrebbe chiesto a Moratti di tornare all'Inter (subito dopo la semifinale di Cempions persa dal Barcellona) sai mai che l'anno prossimo sia il turno del Mou.

Io resto dell'idea che se uno non vuole restare se ne può andare. Noi questa maglia la amiamo (magari non ci piace l'ultima versione made in China...) il resto è fuffa e zeru tituli.


Nella foto: Si Mou l'uscita è da quella parte.

25 maggio 2010

Volareeeeeeeeee, oh oh



I ragazzi della Nord rientrano da Madrid cantando un motivetto accattivante.

Almanacco









Buongiorno a tutti.
Oggi, 25 maggio 2010 è il compleanno di mia figlia.
Oggi, 25 maggio 2010, ricorre il quinto anniversario di Liverpool-Milan (5-6 d.c.r.)

Il destino!

23 maggio 2010

Quattro volti di un successo

Il Mou: se ne va, con le lacrime agli occhi, con il pallone della finale.
Ci mancherà.


Il capitano: 700 partite per alzare la coppa più bella.
Campione di altri tempi.



Milito: si scopre campionissimo a 30 anni.
E poi guardate i tifosi, sembrano uscire dalla fotografia!!!





Massimo Moratti come suo padre.
Una storia, un amore per una squadra che solo all'Inter poteva esistere.












Fare l'alba al Meazza




E' dalle 7 di Sabato che sono alzato(anzi siamo perchè ho avuto la fortuna di aver condiviso anche con la mia Signora questa fantastica giornata) e sono cotto...ma felice.

E non solo per la vittoria,ma per come e con chi me la sono goduta:appuntamento al "Woodstock" sui Navigli a Milano con gli amici di Bausciacafè,vittoria e gioia condivisa(ognuno con le sue fantastiche memorie e inenarrabili scaramanzie),poi spostarsi a Cadorna per ricongiungermi con mia moglie,rifesteggiare,comprarsi il bandierone da attaccare al cancello di casa,fare la lunga(lunghissima)marcia a piedi fino al Meazza,arrivarci alle 2.30 e aspettare fino alle 6.15,vedere i ragazzi fare un veloce(ma a noi è bastato)e gioioso giro del campo,Arnautovic in versione animatore,salutare tutti e ritornare a casa con la Tripletta in tasca...

Devo forse ancora rendermi conto bene,ma una cosa è sicura:sono cotto...e strafelice.

W l'Inter e W l'Interismo,ma soprattutto :grazie ragazzi...

Grazie!


21 maggio 2010

Paura?Mai...(scaramanzie)


Sabato 22 Maggio 2010 ore 20.45,Io sono pronto...e Voi?

Old Daddy
























Stavo cercando le goccine per il cuore quando arriva mio padre (Old Daddy) interista sfegatato dentro ma che da tempo non segue le partite per ragioni emotinervocardiache.

Lui si incazza quando vede l'Inter, con tutti, per poi esultare e saltellare come un pazzo in caso di vittoria, dimenticandosi dell'apocalisse che aveva appena intravisto.
Sarà un principio di arteriosclerosi, non lo so, so solo che lui arriva e io gli dico: "Old Daddy (vocativo) io mica ce la faccio domani sera. Devo prendere qualcosa se no schiatto. Perchè è nel dna dell'Inter e degli interisti di soffrire. Hai visto come abbiamo vinto il campionato?"

Lui:"Guarda, ero a S.Siro la sera della finale della Coppa Intercontinentale con l'Indipendiente e bla bla bla bla bla bla"

Io non l'ho più ascoltato!
Cazzo ma tu vai a vedere la finale della Coppa Intercontinentale nel '65 e a mua non mi porti manco una cippa di volta allo stadio?"
E, aggravante, me lo dici nel 2010?

Ora vai in farmacia e comprami le goccine e poi, se va di culo, mi vai a prendere il biglietto per la finale del mondiale per club.
Pedalare!

Ora vo in banca e gli prosciugo il conto.

- 1
















La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine....

...Già tutta l'aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
Giù dà colli e dà tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore...

...Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.

18 maggio 2010

Perdonali o Padre
























Mou che va, Mou che resta.
La verità, il verbo, è che sabato sera ( è la Pentecoste) lo Spirito santo scenderà sulla terra dopo la finale di Cempions per riportare il "Maestro" al Padre dove si siederà alla sua destra.

I messali verranno riscritti e i preti, durante la messa, alzeranno la coppa dello scudetto e della Cempions invece dell'ostia e del calice.

"Fate questo in memoria di lui"

17 maggio 2010

Autolinee Inter FC
















Che poi ho pensato: ma non è meglio che il bus lo si comperi?
Con tutti questi noleggi oramai lo avremmo già acquistato.

Magari se ne trovano anche a Km zero.

Il sogno continua
















Ammanettati al destino continuiamo a sognare.
Una stagione incredibile, uno scudetto da esaurimento ed ora l'ultimo sogno in canna.
Siamo nella storia (5 scudetti consecutivi e non si vede in giro chi possa l'anno prossimo fermarci) ma possiamo entrare nella leggenda.
Adesso mi godo una settimana meravigliosa, poi da venerdì inizierò a sentire l'ansia della finale.
Io non l'ho mai vissuta (troppo piccolo per ricordarmi l'ultima giocata) ma la sofferenza noi interisti la conosciamo ed abbiamo imparato a batterla.

Grazie ragazzi, grazie Mou, grazie Presidente!

16 maggio 2010

Campioni d'Italia


Taaaaaaaaaaaaac
(Certo che il Siena ha fatto il catenaccio della vita...)
Ora andiamo a Madrid, con il cuore, con la volontà di entrare nella storia.
Vada come vada noi ce la giocheremo.
Questo è certo.
Poi ci sono un paio di cosette che devo dire ma aspetto Madrid.
Intanto due titoli in cascina e pedalare.

Paura?Mai...


Io sono pronto,e voi?

15 maggio 2010

Genio

















Da Interistiorg.org
Il commento più gallo del giorno è di
Bonvesine della Riva:

"14 E José, giunto in via Massaua, vide una grande folla e ne ebbe compassione. 15 Poi, facendosi sera, Zanetti e Milito gli si accostarono, e gli dissero: «Questo luogo è infognato, ed è già tardi; licenzia dunque le folle affinché vadano a trovare i biglietti per il Bernabeu». 16 Ma José disse loro: «Non è necessario che se ne vadano; date voi a loro i biglietti». 17 Ed essi gli dissero: «Noi non abbiamo qui altro che cinque tagliandi della semifinale dell'81». 18 Ed egli disse: «Portatemeli qua». 19 Comandò quindi che le folle si sedessero; poi prese i biglietti e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; li diede ai discepoli e i discepoli, alle folle. 20 E tutte quelle migliaia tornarono a casa con il biglietto per la finale del Bernabeu, e alla fine ne avanzarono, tanto che José disse ai discepoli «Questi dateli ai milanisti, che si guardino finalmente una partita decente»"

14 maggio 2010

Spogliatoio unito
















La metteranno su wikipedia per definire esattamente il concetto di amicizia:

Ai poliziotti che lo avevano fermato in auto aveva detto di chiamarsi prima Vincenzo Iaquinta e poi Alessandro Del Piero. Alla fine si era deciso: «Sono David Trezeguet». Ma agli agenti il bomber bianconero aveva raccontato altre frottole: su data e luogo di nascita. Bugie, queste, che all’attaccante francese della Juventus sono costate la citazione a giudizio per «false generalità». L’accusa ieri è stata contestata a Trezeguet in tribunale (l’imputato era assente). La vicenda risale alla notte tra l’8 e il 9 febbraio di un anno fa. In centro a Torino una pattuglia di polizia impegnata intima l’alt a una Bmw. L’auto non si ferma.
I poliziotti la inseguono. La Bmw si blocca: alla guida c’è Christian Luis Amodeo, argentino di 32 anni. È ubriaco. Scrivono gli agenti nel rapporto: «Ha l’alito vinoso, il tono della voce tendente verso l’alto, il linguaggio non uniforme, una disarmonia nei movimenti ». Amodeo dice d’essere il segretario del calciatore che siede al suo fianco e invita gli agenti a «chiudere un occhio». Poi rifiuta il test etilometrico: gli viene ritirata la patente e sequestrata l’auto. Nel frattempo, Trezeguet telefona e riferisce i numeri di targa dell’auto degli agenti. «Stanno facendo i furbi», aggiunge il francese al telefono. Trezeguet è sprovvisto di documenti e quando i poliziotti lo invitano a dire il suo nome, il bomber francese si presenta come Vincenzo Iaquinta e poi come Alessandro Del Piero. Infine: «Mi chiamo Trezeguet, sono nato a Buenos Aires, il 15 novembre del ‘76». Falso. Gli agenti scoprono subito che il calciatore è nato a Rouen, in Francia, il 15 ottobre 1977. Denuncia inevitabile.

Nella foto: Giuda abbraccia i suoi compagni

Tuttosport srl



















Non l'ho assegnato io lo scudetto del 2006, lo ha assegnato Moggi con i suoi comportamenti. E adesso aggiungo anche Carraro che era presidente della federazione quando questa è stata colpita dal più grande scandalo di sempre nella storia dello sport mondiale»
«Oggi tutto sembra dimenticato ma allora anche Carraro si era assunto le sue responsabilità - ha spiegato l'ex commissario della Figc, che guidò la federazione nei mesi della bufera di Calcipoli - Rifarei tutto quello che ho fatto, si dimentica troppo in fretta e si capovolge facilmente la realtà, ma quando si opera correttamente non bisogna preoccuparsi» ha concluso Rossi.


A Tuttosport, dopo queste dichiarazioni di Guido Rossi, hanno messo su partita iva e stanno producendo bile in quantità industriale

12 maggio 2010




Minuto 1:40 Sono piegato!!!!
Mi fa male la pancia!!!!

Separati alla nascita...

...O l'evoluzione della specie?





I dolori del giovine Agnello
















Non c'è niente da fare i gobbi non passano giornata senza pensare al'Inter.
Si insedia il nuovo Agnelllino e la prima mossa non è proclamare la scalata alla vittoria nel prossimo campionato.
No, piuttosto revocate lo scudetto all'Inter.
Gente questi sfigati sono alla frutta (il problema è che è marcia).

Comunque a quelle testine di cazzuola dei gobbi ricordi che per i preliminari della sticazzileague non servono i preservativi.

Spiccicati



















E sulla mancata paternità confida:
«Con Mirella ci abbiamo riflettuto tanto ad avere un figlio. Ma io non ne ho mai avuto voglia. Anche se ho un forte dubbio su una ragazza che conobbi tanti anni fa, Gabriella. Chissà che non ci sia un cinquantenne in giro che mi somiglia fin troppo...

11 maggio 2010

Dispettuccio










Vi segnalo questo gustoso articolo di Franco Rossi.
Si parte dalla voglia di Moratti di trattenere il Mou e si finisce con il tanto declamato stile Juve.

MORATTI NON VUOL PERDERE MOURINHO E PRIMA CHE ARRIVI LA POSSIBILE OFFERTA-CHOC DEL REAL MADRID HA RILANCIATO PESANTEMENTE: CONTRATTO DI CINQUE ANNI A VENTI MILIONI NETTI PER UNA SPESA COMPLESSIVA DI QUARANTA MILIONI LORDI ALL’ANNO, DUECENTO PER L’INTERA DURATA DEL CONTRATTO.
L’ALTRA NOTIZIA DI GIORNATA E’ IL DISPETTO CHE AGNELLI, NEO PRESIDENTE DELLA jUVE VUOL FARE ALL’INTER: HA CHIESTO LA REVOCA DELLO SCUDETTO 2005-2006.
SI TRATTA SOLO DI UN DISPETTO ALL’INTER CONSIDERANDO CHE QUELLO SCUDETTO, COME QUELLO DELL’ANNO PRIMA, NON POTRA’ MAI ESSERE ASSEGNATO ALLA JUVE.
UNA CADUTA DI STILE, LA CONFERMA DI UN IMBARBARIMENTO DI RAPPORTI TRA SOCIETA’ CHE NON FA PRESAGIRE NIENTE DI BUONO.
UN AGNELLI PRESIDENTE, MAROTTA DIRETTORE GENERALE E DEL NERI ALLENATORE: UNA BUONA STRUTTURA CAPACE, CON ADEGUATI INVESTIMENTI ECONOMICI DI FARE E GESTIRE UNA SQUADRA IN GRADO DI LOTTARE DALLA PROSSIMA STAGIONE PER IL QUARTO POSTO, COME HANNO FATTO QUEST’ANNO AD ESEMPIO PALERMO E SAMPDORIA.

I DUECENTO MILIONI CHE MORATTI E’ DISPOSTO AD INVESTIRE SU MOURINHO PER “COSTRINGERLO” A NON ACCETTARE L’AVENTUALE OFFERTA DEL REAL (SE GLI SPAGNOLI SCEGLIERANNO LUI E NON BENITEZ) SONO UNA CIFRA RECORD,A SONO SOLDI BEN SPESI.

CON I VENTI MILIONI ALL’ANNO MOURINHO RAFFORZEREBBE LA PRIMA POSIZIONE DI ALLENATORE PIU’ PAGATO DEL CALCIO MONDIALE DAVANTI A MANCINI (12) SCOLARI (10,5) E ANCELOTTI AL QUALE IN CASO DI VITTORIA ANCHE NELLA COPPA D’INGHILTERRA (SAREBBE IL QUARTO TITOLO DEL CHELSEA NELLA STAGIONE, IL TERZO SOTTO LA SUA GUIDA) AVRA’ UN ADEGUAMENTO.

NELLE PROSSIME ORE VEDREMO QUALI SARANNO LWE CONDIZIONI POSTE DA MOURINHO POER RIMANERE, A PARTE QUELLE ECONOMICHE CHE RITIENE ABBASTABNZA BUONE.


Nella foto: il CDA della Juve.

10 maggio 2010

Salomone è un coglione?











Allora, ricapitoliamo.
Se fai il gesto delle manette ti becchi tre giornate per istigazione alla violenza.





Se invece la violenza non la istighi ma la pratichi ti becchi quattro giornate che, con ogni probabilità, verranno ridotte in sede di ricorso.

A questo punto al Mou conveniva andare direttamente a pigliare a calci in culo Tagliavento che ci guadagnava.

Il Senzavergogna team

















‘Roma non si tocca. Grazie Capitano’.


Con questo manifesto e la relativa scritta a corredo, i tifosi della Roma hanno testimoniato la loro vicinanza a Totti cavaliere senza macchia della capitale.
L'eroe moderno verrà ricordato dai posteri per avere difeso a calci l'onore della città dalle barbare intenzioni (fare gol) di un bresciano di colore.
Ave Totti, coglioni te salutant!

9 maggio 2010

Inter - Chievo: 4-3










Ci avevo creduto anch'io, ma poi ho pensato che nel nostro DNA una stagione perfetta non può concludersi con una settimana d'anticipo.

D'altra parte sul 4-1, mentre la Roma era ferma sul pareggio mica mi arrivano gli amici di mia moglie con prole al seguito a rompere i maroni?

Siamo da sempre destinati alla sofferenza.
A Siena vinceremo e poi festeggeremo con i cugini e i gobbi fuori S.Siro.



Nella foto: Sergio65 scende dagli spalti per festeggiare con il Principe il golasso del 3-1

10 minuti...


Oggi per 10 minuti ho goduto,poi gli avversari dei "senza vergogna" hanno deciso di far entrare il portiere di riserva(lo so che è entrato all'inizio del secondo tempo,ma è da dopo il gol di Lazzari che ho capito il perchè),però se penso che la Roma ha goduto per 1 minuto...

Vi rivogliamo così...

Mi sono stufato di dover aspettare l'arrivo a Milano del bus scoperto (oltretutto,poi devono sempre chiederlo in prestito al Daddy)dai posti più disparati d'Italia (in ordine dal 17° al 14°:Appiano Gentile,Parma, Siena e da Corso Galileo Ferraris 32 ),oggi siamo già tutti lì perciò portiamolo a casa...

8 maggio 2010

Sergio65







Ok,alla fine sono arrivato,Daddy mi dice:"e che sarà mai...",che sarà mai una cippa...
Davanti alla tastiera un pò mi blocco e perdo la mia "verve",cercherò comunque di essere,perlomeno,un buon scudiero per Daddy.
Partiamo subito dalle buone notizie (per me),domani allo stadio Sergio65 c'è,grazie agli amici che mio hanno suggerito per tempo che dal sito(ahi ahi ahi),dell' F.C.Inter dopo 3 giorni di "ostensione" di biglietti per la Tribuna Rossa ne sono spuntati anche per altri settori più economici.
Altra buona notizia è che sono straconvinto(lo so che ora partono le manine) che domani arriva il numero 18,e lo sono da Roma-Sampdoria,nel momento esatto in cui Mexes ha avuto la crisetta isterica(nella foto la madre di Mexes presente alla partita di mercoledì sera)
La cattiva notizia è che Domenica pomeriggio probabilmente pioverà e onestamente mi scoccia un pò andare in giro a festeggiare rischiando una polmonite.
Come prima volta può bastare,spero di essere più "ispirato" per le prossime volte,ma soprattutto Daddy,ricordati di non prenderlo come un vizio.






7 maggio 2010

Lui















Il calcio è sempre stato la mia vita e lo sarà anche in futuro. Fin da quando ero bambino ho praticato questo sport, sono nato con il pallone tra i piedi, ho avuto la fortuna di cominciare a giocare con la mia squadra del cuore, di arrivare a essere il capitano e di vincere quello che ho potuto vincere, senza nessun tipo di aiuto, ma con l’orgoglio di indossare la maglia della Roma. Il mio matrimonio con questa società è lungo e duraturo e chiuderò la mia carriera dentro la mia seconda casa, Trigoria.
Tutto questo mi ha fatto diventare, a detta di tutti, il giocatore più rappresentativo di questa società, non solo in Italia, ma anche nel mondo. Ho sempre sentito l’affetto sincero dei tifosi e la vicinanza affettuosa della proprietà. La mia è stata una scelta di cuore, quella di aver dato una parola e di averla mantenuta, giocare con questa maglia, con la quale mi sento gratificato sia dal punto di vista economico, sia per le soddisfazioni professionali. Tutto questo in virtù di una parola data, non sono mai voluto andare via perché ho preferito vincere e guadagnare di meno, ma restare legato a questi colori. Io parlo poco ma quello che dico mantengo. Basta andare a leggere le mie interviste, ho sempre detto di voler restare in questa città per difenderne l’onore sportivo, sempre e comunque.
Chi vive nello sport sa che ci sono momenti belli e brutti. In quelli positivi sono tutti vicini a farti i complimenti, a farti fotografie, a chiederti maglie e a millantare antiche amicizie. Nei momenti negativi mi trovo da solo, con la mia famiglia, i miei figli, i miei genitori, con gli amici di sempre, con i dirigenti e le persone che lavorano con me e che mi hanno sempre stimato, prima come ragazzo e come uomo, e poi come professionista. Nella mia carriera momenti brutti ne ho passati, sia per le sconfitte, sia per gli infortuni e sia per i miei errori, che ho sempre pagato in prima persona. Nessuno mi ha mai fatto sconti. Mi sono sempre assunto le responsabilità davanti a tutti, senza avere nessun rimorso per decisioni prese. Chiedo solo una cosa, fuori e dentro Trigoria. Il rispetto in tutte le decisioni e le scelte, come io ho sempre rispettato tutto e tutti e se ho sbagliato sono stato il primo a chiedere scusa.
Mercoledì sera ho sbagliato, questo è innegabile, ma poi va tutto ricollegato e riportato alla realtà dei fatti. In questi anni ogni sfida con l’Inter è sempre stata carica di polemiche. Prima e dopo le partite. Insieme a decisioni arbitrali discutibili, in questo caso sempre a nostro sfavore. Probabilmente ci abbiamo rimesso scudetti e trofei, ma siamo usciti dal rettangolo di gioco sempre con l’onore di indossare questa maglia. Alla finale di Coppa Italia si è arrivati dopo quindici giorni di polemiche. A cominciare dal derby, dove tutto è stato strumentalizzato per la mia esultanza, di cui mi sono subito scusato. La vittoria a Parma, con la speranza che si era riaccesa e il giorno successivo con Lazio-Inter. Su quella partita noi romani e romanisti ci siamo già espressi. Infine si è arrivati alla partita con l’Inter, che tutti aspettavano e che tutti - sottolineo tutti - ci hanno chiesto di giocare con temperamento e aggressività agonistica.
Sul campo i miei compagni inizialmente e io successivamente, abbiamo messo in pratica quello che tutti ci hanno chiesto, anche a livello mediatico. Mi ha dato l’impressione sin dall’inizio, seguendo la partita dalla panchina, che l’Inter aveva un atteggiamento di lamentela verso la terna arbitrale, contestando anche in modo colorito le decisioni prese. Basta vedere gli atteggiamenti di Eto’o, che solitamente ha comportamenti pacati e tranquilli. Anche loro sentivano molto la partita. Sono entrato in campo con la voglia di ribaltare il risultato. Certamente non ero nel migliore stato d’animo. Avrei voluto dare il mio contributo dall’inizio, ma rispetto sempre le decisioni del tecnico, senza mai avere nessun atteggiamento polemico. Ho fatto lo stesso anche in precedenti partite.

Durante la gara “lui” ha avuto nei riguardi dei miei compagni un atteggiamento provocatorio e questo è avvenuto anche in passato contro di noi. Ricordate la linguaccia a Panucci, o quello che è successo con Mexes, o la sua esultanza sotto la nostra curva? Tutto questo, sempre dallo stesso calciatore, è stato fatto in quasi tutti gli stadi italiani e anche in Europa ed è probabilmente questo uno dei motivi per i quali nel proprio gruppo non è mai stato ben accetto ed è sempre visto da altri club o dalla Nazionale stessa come un elemento di disturbo. Certo, ho sbagliato nel commettere quel fallo, ma io sono sempre stato il primo a riconoscere i miei errori e a giustificare chi contro di me ha compiuto falli di gioco che mi hanno procurato anche infortuni gravi, ma privi di malafede, vedi Vanigli, che ho subito scagionato. Chi mi conosce sa perfettamente che una mia reazione viene sempre generata da una provocazione. Sentire che un calciatore alle prime armi, ma con grandi doti, offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza a Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile. Non vuole essere una giustificazione, ma è semplicemente la verità di quello che è accaduto. Non si può tollerare che “lui” abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti. Come ripeto ho sbagliato, sarò sanzionato, ma ho avuto una strana sensazione. Al momento della mia espulsione non c’è stato nessun mio avversario che abbia preso le difese... di “lui”. Questo qualcosa mi fa pensare. Vorrei precisare anche altre cose. L’argomento politici e vip. Tanti si sono scatenati in commenti e giudizi pesanti. Questi personaggi sono quelli che dal calcio traggono solo vantaggi e visibilità. Frequentano le tribune autorità, le aree ospitalità, invitano i calciatori a eventi, chiedendogli autografi e maglie. Tutto sempre gratis... Ma non ho mai visto nessuno di loro chiedere un autografo o una maglia a un delinquente. Da alcuni di loro in questo caso - e non è la prima volta ­ come tale sono stato trattato. Non mi meraviglierei se tra qualche tempo qualcuno dovesse trovarsi coinvolto in qualche disavventura giudiziaria, magari per reati vari, che possono riguardare sia le persone che i beni della comunità. Fortunatamente la mia famiglia mi ha comunque insegnato che il silenzio è la migliore risposta quando si incontrano questi personaggi, per disprezzarli.
C’è un’altra questione che mi preme chiarire. Chi ama veramente la Roma, chi è tifoso e ha senso di appartenenza a questi colori capisce cosa rappresenta questa squadra per noi. E chi si permette di giudicare se qualcosa che viene fatto è in linea con la storia della Roma probabilmente c’entra poco con la nostra appartenenza. Sono personaggi di passaggio, che usano la nostra fede per farsi pubblicità. Spesso la gente, sia dentro che fuori Trigoria, pensa che se io non parlo, non vedo e non so ciò che accade. Ma dopo venti anni di carriera con la Roma so perfettamente tutto di tutti. Posso avere mille difetti, ma quelli della trasparenza e della lealtà nei rapporti con le persone sono valori che nessuno mi potrà mai togliere.
È inutile che da domani qualcuno dimostri la solidarietà al sottoscritto. Già ho ricevuto diversi sms che apparentemente hanno dimostrato nel privato la loro vicinanza, ma sono gli stessi che pubblicamente hanno preso subito le distanze da me. Sono tante le persone che ti dicono andiamo e facciamo. Poi ti giri e pochi vengono e pochi fanno. Sono stato e continuerò a essere un grande parafulmine per questa squadra e questa società e l’ho fatto e lo farò sempre. Con orgoglio, perché so di avere la stima come persona e come calciatore della proprietà, di alcuni dirigenti e soprattutto di chi condivide con me giornalmente e con lealtà professionale il proprio compito. E so di avere dalla mia parte anche i tifosi, quelli veri, che mi hanno sempre sostenuto e mi sosterranno senza farsi confondere da false voci o falsi atteggiamenti di tante persone che ruotano intorno a noi.
Quando indosso questa maglia ho sempre la stessa emozione della prima volta. Continuerò a indossarla con orgoglio e restando sempre il primo difensore della nostra città e dei nostri tifosi. Senza illuderli con atteggiamenti spettacolari, come fa qualcuno, che poi nel privato e al momento dei fatti si tira indietro. La Roma appartiene alla sua tifoseria e va rispettata da tutti nel mondo, per storia, unicità di tradizioni e cultura.

Francesco Totti

Millantare antiche amicizie? A France chi t'ha scritto er pezzo? Lui?


Nella Foto: Lui sotto la curva dell'Inter

Eto'o's Home










Eto'o ha comprato casa.
Di fornte alla sede del Milan...

1000 (dicasi mille!!!) mq di attico.
Prezzo: 17 milioni di euro.

E' chiaro che Eto'o non frequenta Scajola

Nobel per il giornalismo

Roma-Inter:1 accoltellato, 11 arrestati e 12 denunciati. Lazio-Roma: 7 feriti, di cui uno alla carotide, 4 arrestati, una donna e due bambini nell'auto in fiamme.
Ora, non vogliamo spezzare una lancia a favore di Scajola, ma con tutta questa violenza, per forza a Roma le case costano così poco.

5 maggio 2010

Postpartita














Un Totti da nazionale
Perrotta titolare fisso
Nazionalizziamo Taddei

Balotelli ride!!!
Rizzoli da finale dei Mondiali

Comunque ha vinto lo sport: una finale all'insegna del Fair Play
Che belle persone, che bel tifo. L'anno prossimo giochiamo tutto il campionato a Roma campo unico!!!

Coppa Italia


Taaaaaaaaaaaaaaaaac

Rien ne va plus


















Le giocheremo tutte.
Una stagione immensa nella quale giocheremo tutte le partite possibili.
Tutte quelle del campionato (va be ci riesce anche il Milan), tutte quelle della Coppa Italia e tutte quelle della Cempions.

La prima finale stasera, in terra straniera, in un ambientino che ve lo raccomando.
Non c'è paura, non c'è ansia.
Non possiamo chiedere di più ai nostri.
Questo mese ci porterà nella storia o ai pazzi, i particolari faranno la differenza.
Ma noi ci siamo, siamo arrivati fino alla fine.
Chapeau!

4 maggio 2010

Amor dammi quel fazzolettino
























Non si può dire che Ibra non curi i rapporti nello spogliatoio.
Brividooooooooooooo!!!!

3 maggio 2010

Tottiadi



Siccome delle volte mi giren i ball sono andato a farmi una capatina su youtube per farmi la convinzione che er pupone, come dice la Sensi, sia proprio quel campione universale in grado di polverizzare i primati della storia romanista.

Qui lo vediamo mentre polverizza un arto ad un buonuomo per poi buttarsi a terra urlando tutto il suo dolore.





Ecco perchè subito dopo si scusa e fa penitenza.
Idolo

Un uomo un perchè















Vi prego guardate l'espressione der pupone.
Gli si legge stampato in fronte che lui durante gli spot della Vodafone non recita.
E' pirla di suo.

Uno che te lo raccomando












Il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, tifoso giallorosso, non usa mezzi termini e dalle sue parole emerge più di un sospetto di «inciucio». «E' stata scritta una pagina di vergogna - ha commentato l'ex ministro, grande tifoso romanista -. L'Inter potrà vincere lo scudetto, ma per quello che si è visto ieri all'Olimpico, sarà uno scudetto simile a quello ottenuto con le telefonate di Facchetti agli arbitri»

Ma abbiamo vinto scudetti nell'era di Moggi?
No perchè non mi ricordo di aver festeggiato.