6 aprile 2011

Psicoanalisi di un post triplete

Il rischio, dopo due partite decisive perse consecutivamente è quello di sbracare del tutto e perdere anche la zona Champions.
Serve una bella ricompattata generale, un energico zabaione perchè sabato con il Chievo rischiamo una nuova bastonata.

Non si vive di rendita nel calcio, nessuno te lo consente.
Se l'anno prima hai vinto tutto, era l'anno prima.
Oggi invece hai perso, e male, derby e Champions. Questo ti toglie sicurezza, ti taglia le gambe e la paura è una brutta bestia.

Perdere, è una delle regole del gioco, ci sta, non ci sta invece smettere di giocare, come abbiamo fatto nel derby e come abbiamo fatto ieri sera.
Le due espulsioni di Chivu sono state la cartina di tornasole dello stato d'animo della squadra.
Rimasti in dieci si è spenta la luce, abbiamo tirato in dietro le gambe e siamo rimasti a guardare.

L'unico che è entrato in campo ed ha corso è stato Nagatomo, lui la diagonale l'ha studiata in Giappone e la fase difensiva del Leo non gliela hanno ancora tradotta.
Poi rimane Eto'o, l'unico vero, autentico fuoriclasse dell'Inter. Lui i valori dell'anno scorso li ha saputi confermare, non così Maicon,  Snejder, Julio Cesar, Milito.

E non è poco, ma se ci facciamo prendere dallo sconforto allora alla fine del ciclo si aggiunge anche la menopausa.

1 commento:

Entius ha detto...

Siamo alla frutta e il rischio di finire peggio una stagione iniziata male è molto concreto.
Ma siamo l'Inter, riusciremo a rialzarci (o almeno spero)