12 luglio 2012

L'estiva transumanza


Estate, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori, Loden e Cape,
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Aeroporto selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?



7 commenti:

Daddy i ha detto...

E ha pure rinnovato la verga d'avellano!!!

Daddy i ha detto...

Però col tratturo!
Via Loden, almeno chiama un taxi...

Caperucitaroj@ ha detto...

Io volo, primo.
Cercherò di pilotare, questa volta.

Daddy i ha detto...

Se voli come parcheggi...

Lo sai dove cazzo è la retro sui 747 che su Flight Simulator non l'ho mai trovata?

Caperucitaroj@ ha detto...

La retro non esiste. Vai solo avanti. Se ti serve proprio fai piccoli saltelli laterali.

Daddy i ha detto...

Il mio sogno è sedermi ai comandi di un 747, mettere il braccio sul sedile del copilota, girare la testa indietro e fare retromarcia urlando ai passeggeri di abbassare quelle cazzo di teste

Nus ha detto...

Strano, pensavo fosse Verga d'Avellino