8 settembre 2012

Chi è il più forte?


Patrick ha quattro anni e non sa ancora camminare.
Non imparerà mai, i suoi muscoli non lo sanno fare. Non hanno la forza di sostenerlo e degli spasmi gli fanno   malignamente raccogliere le gambe, quasi accartocciandole.
Le sue mani fanno fatica a stringere gli oggetti. Ma lui è tenace, cocciuto, le cose le vuole prendere.
Patrick fa fatica a parlare, i muscoli facciali non lo aiutano, ma qualche parolaccia la sa dire. Quelle le ha imparate in fretta, come tutti i bambini.


Patrick non sa camminare con le gambe, non sa parlare con la bocca ma sa correre e urlare con il sorriso.

Dovreste vederlo il suo sorriso. E' esplosivo, contagioso, chiassoso e felice.
Quando ride quasi si ribalta dalla sua carrozzina. Impossibile resistergli. Impossibile!

Patrick non è solo. Oggi ho visto decine di Patrick. Ho visto disperazione e coraggio.
A quattro anni non c'è ragione, non c'è giustizia, non c'è spiegazione per una madre ed un padre che si chiedono perché. Ma dietro la disperazione e la rabbia ho visto una forza incredibile, un amore incredibile.

E mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime Patrick sorrideva.
Chi è il più forte? 

13 commenti:

lalu-neroblu ha detto...

Non so chi sia il più forte, so solo che io ho gli occhi umidi e questo Patrick non lo.conosco
Ed ogni tanto ringrazio Qualcuno perché se mia figlia sta bene non è tutto merito mio...

Daddy i ha detto...

Io ho capito che Patrick è indispensabile perché tira fuori il meglio di noi.

giulia ha detto...

Noi siamo i più forti, Daddy, noi, purtroppo.
Questo mondo è fatto per chi ha tutti i pezzi a posto e un disabile ci mostra con evidenza quanto questo sia un mondo ingiusto.
In una realtà desiderabile un disabile non dovrebbe tirar fuori il meglio di noi, dovremmo farlo tutti l'un l'altro e considerarci, nel profondo di noi stessi, non solo razionalmente, semplicemente diversi.



Daddy i ha detto...

Quanto hai ragione Giulia e quanto siamo lontani da questa realtà.

Anonimo ha detto...

Il più forte è lui che lotta per sopravvivere ad ogni giorno col sorriso sulle labbra

Anonimo ha detto...

ero nus

pino1956 ha detto...

vi racconto una storia:

Molti di voi mi hanno conosciuto e sanno che ho un "piccolo handicap".
Quando ero in fasce, avevo otto mesi, fui colpito da una encefalomielite virale(una infezione della corteccia cerebrale) che mi paralizzò quasi completamente il lato sinistro. Fui fortunato. Avrei potuto restare completamente paralizzato col cervello che però, funzionava perfettamente.
Fino a tre anni non avevo mai praticamente camminato, riuscivo solo a trascinarmi per terra. All'epoca non esisteva fisioterapia specialmente in un paesino dell'Alta Irpinia.
Mia madre, contadina con la terza elementare presa durante il fascismo, comprò un triciclo di latta. Mi legava i piedini sui pedali e per ore, tutti i giorni mi spingeva. Ore ed ore. Con questa "primordiale" fisioterapia, dopo circa un mese stavo in piedi, dopo sei camminavo e dopo un anno correvo e... non mi sono più fermato.

Ora mia mamma non c'è più e per uno strano scherzo del destino è morta il 5 Maggio di qualche anno fa.

Daddy i ha detto...

Grande Pino, e non stai fermo nemmeno allo stadio!
Fischia, sei un moto perpetuo sul seggiolino :-)

COCCOZ1000 ha detto...

Grande Pino!
Un mio amico ha la sclerosi multipla in fase terminale, ma sorride sempre e cerca di tirare avanti.
Un mito!

Daddy i ha detto...

Coccoz, dimmi, a che punto sei con il download di whatsapp?
Sei arrivato al punto dove dice "vuoi scarrrrricare si o no cazzo cazzo?" :-)

COCCOZ1000 ha detto...

Daddy, mi manca tanto così poi sono apposto (forse)

sullina ha detto...

Io non sono brava a parlare di certi argomenti. Mi trovo in difficoltà.

Pino, tua madre è stata una grandissima!

Nus ha detto...

Pino, la tua Mamma è la Mamma di tutti noi. E tu non fermarti mai...