27 aprile 2007

Capro espiatorio


Anche oggi Tuttosport prosegue con la sua campagna di demonizzazione dell'Inter, colpevole di tutti i mali della Juve. E' una pratica che può portare a conseguenze pericolose.
Mi domando cosà accadrà l'anno prossimo negli scontri tra Inter e Juve, e mi domando quanta responsabilità riterrà di avere il quotidiano sportivo di Torino in caso di tafferugli.
Credo che il giornalismo, anche quello di parte, debba fermarsi di fronte al rischio di generare violenza.

JESOLO. La rabbia per la sensazione di aver pagato per tutti e l’orgoglio di sentirsi ­nonostante tutto - fortissima­mente bianconeri. Sentimento peraltro ancor più marcato in questa strana settimana, con la Juventus impegnata nella vicina Verona e, qualche un centinaio di chilometri più in là, una città intera ( Milano) indaffarata a celebrare lo scu­detto nerazzurro. O meglio, “ Il titolo degli onesti”, per dirla alla Moratti, oppure - para­frasando i canti dei giocatori interisti negli spogliatoi di Siena - “ Un campionato vinto senza rubare”. E l’Italia bian­conera come reagisce? Facen­do spallucce. E seguendo la squadra. Ieri, come d’abitudi­ne quando la Signora capita in Veneto, Ferlito Vanin, presi­dente dello Juve club Cavalli­no Treporti - Jesolo “ Due Stel­le” è passato in ritiro a saluta­re i giocatori. Stasera saranno una quarantina sulle tribune dello stadio Bentegodi: nulla a che vedere con gli esodi per i gala di Champions, ma trat­tandosi di serie B, comunque un numero più che dignitoso. Come quello degli iscritti al sodalizio: 250, addirittura qualcuno in più rispetto al­l’anno scorso. La fede, si sa, non retrocede. E dire che 31 anni fa chi ha fondato il primo Juve club a Jesolo ( dall’ 85 il nucleo storico si è unito con quello di Caval­lino Tre Porti, da qui la deno­minazione attuale) mai si sa­rebbe aspettato di vedere la Juve retrocessa ma, soprat­tutto, insultata con feroce de­terminazione dai rivali. Così c’è chi da queste terre nel cuo­re del Triveneto ha voluto lan­ciare l’idea: fare una nuova, grande marcia per rivendicare l’orgoglio di sentirsi biancone­ri e, di riflesso, per rispondere a chi continua a rivangare nel torbido alla ricerca di nuovi scandali. « E dire che l’Inter, dai passaporti falsi in avanti ne ha combinate di tutti i co­lori, ma l’ha passata sempre liscia - spiega con fare deciso Ferlito Vanin, 60 anni doma­ni, storico presidente del club -, credo poi che in cuor loro sappiano che non c’è gusto vincere senza la Juve. Noi in­vece dobbiamo sopportare la B e soprattutto, abbiamo dovuto digerire il fatto che ci abbiano tolto due scudetti. Ce ne sono rimasti 27 invece dovremo averne 29 più altri 2 che ci hanno tolto Roma e Lazio cambiando le regole in corsa. Siamo in tredici milioni ma co­me tifoseria siamo sempre stati tranquilli, voglio vedere come avrebbero reagito a Ca­tania o Napoli se avessero combinato alle loro squadre quello che hanno fatto a noi. Noi invece siamo grandi, gros­si, buoni e sopportiamo tut­to... » . Sulla stessa lunghezza d’onda Cristiano Smerghet­to, 39 anni, segretario del club che proprio domani si sposerà con Valentina: « Non bisogna fare una, ma più manifesta­zioni per rivendicare l’orgoglio bianconero che continua a es­sere calpestato. L’Inter avrà vinto lo scudetto sul campo, ma è stato un campionato ano­malo, non soltanto per l’assen­za della Juventus ma soprat­tutto per le penalizzazioni che hanno subìto Milan, Fiorenti­na e Lazio. Ci dà fastidio il fat­to che abbiano messo sulle maglie lo scudetto vinto da noi un anno fa e che si spaccino come angioletti, e dire che tra passaporti, intercettazioni e problemi di bilancio, l’Inter è sempre in mezzo a qualche po­lemica »

1 commento:

Entius ha detto...

Tuttosport è diventato un giornale vergognoso. Rappresenta la feccia della stampa italiana. Possibile non si rendano conto di essere ridicoli. Buffoni!!!

PS:Vieni a visitare il mio blog. Se ti interessa possiamo fare anche uno scambio di link.