19 aprile 2007

Fumata nera


Analizziamo a mente serena il risultato di ieri pomeriggio.

Una sconfitta che nasce da un approccio alla partita decisamente sbagliato. Troppo nervosismo, decisamente immotivato, con un vantaggio siderale sulla Roma abbiamo affrontato la gara con la tensione di una finale di Cempions. Potevamo e dovevamo fare di più sia mentalmente che tatticamente proprio perché la classifica lo consentiva.

Anche in caso di sconfitta non cambiava praticamente nulla, ma in caso di vittoria, oltre alla matematica certezza dello scudetto n. 15, avremmo posto una base importante in vista della finale di Coppa Italia. Una Roma sempre sconfitta ci avrebbe affrontato con la testa frastornata, ora ci affronterà consapevole che può batterci ancora.

D’altro canto, una sconfitta prima o poi poteva capitare. E’ capitata forse nel momento più opportuno, con la squadra più opportuna. Ora sappiamo che la Roma c’è, e non è quella di Manchester. Ora sappiamo che la Coppa Italia non sarà una passeggiata e che dobbiamo tornare con la testa all’inizio del Campionato, a quel ciclo di partite che ci diede la consapevolezza di essere una grande squadra.

Sappiamo però che la squadra è in debito d’ossigeno, che bisogna arrivare subito allo scudetto per poter fare riposare i nostri insostituibili (penso a Ibra) in vista dell’ultimo appuntamento della stagione. Sappiamo infine che dei diciotto punti in palio nelle ultime sei gare noi ne abbiamo già 13 e che il calendario delle ultime giornate ci riserva, Siena, Empoli, Messina, Lazio, Atalanta e Torino, e che alla Roma toccano: Atalanta, Lazio, Palermo, Torino, Cagliari e Messina.

Mettiamo in frigorifero lo sciampagn e attendiamo.

Noi non abbiamo fretta.

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