21 maggio 2010

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La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine....

...Già tutta l'aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
Giù dà colli e dà tetti,
Al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore...

...Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.

3 commenti:

gianfranco ha detto...

il fascino antico della fanciullezza e delle nostre c.c. POETICO........

porcudighel ha detto...

miii, Daddy devo dire che il tuo blog quanto a cultura e' una spanna sopra gli altri!

Daddy i ha detto...

Alessio mi sono laureato in "Copiaincolla".
Chiamatemi Dott. Bostik

Ora devo andare a prendere le goccine.