4 luglio 2007

Mignotta


Galliani da corriere.it:

MILANO - Due telefonate, una di seguito all’altra, con Predrag Mijatovic: «L’ho pregato di smetterla con questa storia. Educatamente gli ho detto di farla finita». Adriano Galliani si aggiusta nervosamenteilnododella cravatta, rigorosamente gialla, quando è chiamato all’ennesima spiegazione su Kaká.
Il Real Madrid è in pressing, il Milan si difende e passa al contrattacco. La strategia? L’unica possibile: migliorare e allungare il contratto del giocatore più conteso e ambito tra i rossoneri. «Ho già preso contatto con il papà del giocatore, Bosco, e quandoKakátornerà dalle vacanze ci troveremo per rinnovare », spiffera l’amministratore delegato alla fine di una turbolenta assemblea sui diritti televisivi.
Il Real ha proposto al brasiliano 10 milioni netti, pronto a spingersi sino a 12. Cifre impossibili per i milanisti che però uno sforzo lo hanno messo in preventivo. Il contratto di Kaká sarà allungato sino al 2012 (il massimo consentito) e Berlusconi proverà ad aumentare l’ingaggio di un milione nettocon la possibilità di intervenire, con altri soldi, sugli anni pregressi, quando lo stipendio del sudamericano era notevolmente più basso. Inoltre, sarà migliorato e adeguato il contratto di Digão, il fratello del campione, nell’ultima stagione a Rimini e reduce da un grave infortunio. Digão completerà la rieducazione a Milanello e riceverà un compenso oltre il suo reale valore di mercato: quasi un milione di euro.
La volontà del Milan sarà premiata. L’ingegner Bosco sembra aver apprezzato lo sforzo rossonero. Insomma, l’accordo non c’è ma è possibile trovarlo. «In quattro anni abbiamo siglato quattro contratti con Kaká, speriamo di fare anche il quinto...», si augura Galliani. In ogni caso il nuovo fenomeno non sarà ceduto. Lo ha capito lui e non tarderanno a capirlo quelli del Real Madrid. Non si ripeterà con il brasiliano quello che è accaduto con Shevchenko la scorsa estate. Kakánon è insensibile al fascino della Casa Blanca, ma ha capito che non esiste la possibilità di arrivare allo strappo. Almeno non adesso, dopo aver vinto la Champions League e con un mercato tutto in salita. «Noi non ci comportiamo come Calderon: ci rivolgiamo prima alle società e poi contattiamo i giocatori.
Il Barcellona ci ha detto che Eto’o e Ronaldinho sono incedibili, rispettiamo la volontà del presidente Laporta», la spiegazione di Galliani che si trasforma in una frecciata all’invadente presidente dei merengues. Il mercato dei rossoneri sarà un lungo e paziente inseguimento. Il Milannonmolla i campioni del Barcellona e continua a braccare Drogba, nella speranza di farsi venire un’idea. Resta, forte, la candidatura Shevchenko, che vorrebbe scappare da Londra, e c’è la tentazione di scommettere su Cassano: «A me lui piace», ribadisce Galliani che nelle prossime ore cederà Ricardo Oliveira. «Abbiamo richieste importanti da due o tre società spagnole. Lo vorremmo dare in prestito e riservarci la possibilità di riscattarlo». Ne parleranno oggi con i dirigenti del Real Saragozza, che hanno formulato l’offerta migliore.

Riassumo: in 4 anni 4 contratti + ritocco sugli ingaggi passati + ingaggio migliorato al fratello infortunato + 5° contratto in arrivo.

Grande famiglia, spogliatoio unito, attaccamento alla maglia... certo, certo, come no.

Ah, dimenticavo loro non si comportano come Calderon, loro prima si rivolgono alla squadra (capito Sheva? Capito Ronaldinho? Capito etc...)


Nella foto: almeno al matrimonio è arrivato vergine...

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