26 luglio 2007

Sono tornato ma credo che ripartirò!


MILANOCi sarà mezzo calcio italiano. Di oggi e di ieri. E forse pure qualche leggenda oltreoceano. Si parla di Del Piero, Gattuso, Totti, Zambrotta, Materazzi. Ma pure Pruzzo, Ancelotti, Graziani. Per la panchina, ha già detto sì Carlo Mazzone. Come la guest star Paulo Roberto Falcao. Si sogna perfino Pelè. Ma non poteva bastare. Nel seguito del film cult sulla unica e vera passione del Belpaese serviva qualcosa in più. Perché L'allenatore nel pallone Oronzo Canà non poteva far finta di niente davanti a Calciopoli. Lui che oltre vent'anni fa si rifiutava di affondare la Longobarda Football club mandando in campo Aristoteles, oggi potrebbe trovarsi di fronte l'ex deus ex machina del pallone italico: Luciano Moggi. «Non ne so niente, non mi risulta», sostiene Lino Banfi, che nel frattempo ha perso i baffi di Nonno Libero insieme a qualche chilo per rientrare il 20 agosto, data di inizio riprese, nella maglia del mai dimenticato Oronzo. Sorride invece Lucianone, che racconta di aver ricevuto la proposta tempo fa dal regista Sergio Martino, «eravamo in aereo» e gli avrebbe telefonato anche Banfi. Ma placido aggiunge: «Non cambio professione, è solo un diversivo, in attesa che mi tolgano la squalifica ». Nessuna vita nuova per l'ex dg bianconero. Almeno così dice lui, «la mia passione è sempre una, il calcio, non sono un attore, vado solo a divertirmi». Chi crede in lui, e molto, e la pensa diversamente, è un amico di vecchia data, Lele Mora, tanto che appena una settimana fa è diventato ufficialmente il suo agente, come annuncia anche sul settimanale StarTv. «Ci conosciamo da una vita e tra noi ci sono sempre stati grande stima e rispetto», dice. Per questo, «ora che vuole divertirsi e fare cose che non poteva fare prima», Lele Mora gli dà una mano. Così come sta già facendo con l'ex numero uno di Bpi Gianpiero Fiorani, nuovo «divo» della movida estiva diviso tra Billionaire e villa Mora a Porto Cervo. Ma Moggi, in discoteca con aspiranti starlette sulle ginocchia ancora non s'è visto. Lui per ora preferisce il low profile. Eintanto, per L'allenatore nel pallone 2 non ha ancora detto né sì né no, perché il copione ancora non l'ha ricevuto e non sa proprio quale potrebbe essere la sua parte, «voglio prima vedere di cosa si tratta, lo spettacolo non è il mio mondo perciò mi sono affidato a Lele».

E Mora, che tiene molto al suo nuovo acquisto, aggiunge: «Luciano è il più grosso personaggio del calcio italiano che ha contribuito a rendere ancora più grande e grazie a lui tanti calciatori sono diventati grandi: voglio che nel film abbia una parte importante, non voglio ironia o prese in giro, Moggi va trattato con rispetto». Però all'ex dg juventino non dispiacerebbe ritrovarsi sul set con Del Piero, Totti, Gattuso... «bè, sarei in buona compagnia e trattare con i giocatori è una cosa che so fare». Ma il cinema non è nel suo futuro. Lo ripete: «Io vado a divertirmi». Perché l'ultimo pensiero è sempre per il suo mondo, nonostante tutto: «Con me hanno combinato di tutto, ma chi comandava prima comanda anche ora», però «la passione per questo sport non si è mai spenta». Ora fa l'opinionista, «ma sto lì e aspetto, saranno costretti a togliermi la squalifica ». E poi? «Poi, ne riparliamo ».


Sono tornato dalla mia miniholiday ma vedo che non è cambiato nulla. Anzi!
Moggi, Lele Mora, Fiorani, che paese di merda...

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