5 settembre 2007

Buona a sapersi


Copioincollo l'editoriale odierno di Franco Rossi.
Se le cose stanno veramente così siamo messi bene:



Inter, Milan e Juventus sono state clamorosamente battute nell’elezione del consigliere di Lega:
il loro candidato, Cobolli Gigli (appoggiato anche dalle altre grandi) è risultato sconfitto.
Reazioni al limite dell’isteria da parte di Galliani che ha minacciato improbabili azioni legali e ha ricordato che in Lega, con l’elezione di Ghirardi non saranno rappresentatil’84 per cento dei tifosi italiani, dimenticandosi che in ogni consesso democratico (all’Onu il voto del Porogallo vale quello dell’India, quaranta volte più popolosa e nella Fifa il Galles ha lo stesso peso del Brasile o dell’Italia) accadono queste cose, visto che il regolamento lo permette. Come dire: le elezioni sono buone se le vinco io, altrimenti non valgono. Ernesto Paolillo, direttore generale dell’Inter è stato ancora più duro affermando che a mandare avanti il calcio sono le società come la sua (Inter, per quelli che non lo sanno) che investono soldi, dimenticandosi di dire che proprio l’Inter (oltre al Milan) da questo punto di vista è lo scandalo degli scandali visto che ha un presidente che annualmente ripiana mediamente cinquanta milioni di euro. Cobolli Gigli ha detto che non entrerà più in Lega. Ma la domanda da fare è la seguente: chi ha votato contro il candidato della cosidette Grandi? Sono state le piccole società, ovviamente, quelle piccole società che, “convinte” da Moggi prima appoggiavano Galliani, cioè il candidato del Potere. La serie B vuole fermarsi perchè nessuna tivù offre soldi e così via: il tutto per un’immagine del calcio italiano che più cialtronesca non si può. L’effetto Moggi è stato devastante. Senza di lui Inter, Juve e Milan sono andate allo sbando, incapaci di far eleggere il presidente della stessa Juventus, cioè della società che sino a poco tempo fa era la più potente d’Italia. Era Luciano Moggi che aveva il Potere per far eleggere chiunque: basti ricordare Carraio che alla prima votazione prese 4 voti e dopo due giorni, con l’intervento di Moggi fu eletto con oltre trenta. Moggi era il Potere del calcio, adesso senza di lui non esiste Potere. Ma Inter, Milan e Juve stiano tranquille: tra pochi mesi tornerà perché saranno proprio loro a volerlo.

Nessun commento: