26 settembre 2007

Scribble, scribble, scribble


...ascoltando lunedì le parole del vicepresidente e am­ministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, mi è par­so che proprio la classe dirigente calcistica non abbia colto né la gravità delle accuse da parte della magistratura ordi­naria, né il bisogno di sterzata che l’opinione pubblica re­clama. Galliani dice, infatti, che lui e Moratti non hanno commesso omicidi. Se è per questo, nemmeno Moggi e Gi­raudo, ma ciò non ha salvato la Juve dalla serie B e da una spogliazione – tecnica, sportiva, economica – senza prece­denti. Aggiunge Galliani: «Abbiamo semplicemente acqui­stato e venduto giocatori». E qui, mi dispiace, ma la tesi del p.m. Nocerino è completamente diversa dal pensiero del ple­nipotenziario rossonero: Milan e Inter hanno truccato i bi­lanci, riverniciandoli attraverso plusvalenze virtuali matu­rate su compravendite di giocatori ipervalutati. Un trucco, insomma, altro che calciomercato. Trucco diffuso – va det­to con onestà – visto che coinvolge tante società, non esclu­sa la vecchia Juve. Ma che dire di chi, come l’Inter, senza quel trucco non si sarebbe potuta iscrivere al campionato, il famoso torneo 2005-2006, evitando, grazie a questo, conse­guenze altrimenti devastanti? Credo, infine, che tanto Galliani quanto Palazzi sottovalu­tino la sensibilità popolare, il vento nuovo che dopo lo scan­dalo di un anno fa, e non solo quello, ha preso a spirare nel­la cosiddetta società civile: non si può più liquidare il calcio – la più importante delle cose meno importanti – rifugian­dosi in una battuta o in corner. La gente ha pazienza, ma al­la fine vuole sapere. E, possibilmente, non vuole essere pre­sa in giro. Non sempre. Non più.
Ragazzi, quest'uomo è una fonte inesauribile di cazzate.
Si autorigenera da solo o tira di brutto?

Gianchi se senti il bisogno di una sterzata passa dal mio gommista che ti offro una bilanciatura al cervello!

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