5 ottobre 2007

Psicoanalisi dell'affair Dida


Per i contenuti presenti e per l’elevata difficoltà di comprensione questo post è riservato a persone adulte dotate di un’intelligenza nella media.
P.S.: Se sei un milanista fatti aiutare da un amico.

Per riuscire a capire l’inqualificabile reazione di Dida al buffetto del tifoso scozzese bisogna fermarsi un attimo, spogliarsi di ogni pregiudizio e analizzare nel profondo la psiche umana.

Vi faccio un esempio: da pupetto, il sottoscritto, ha frequentato con profitto la scuola materna gestita dalle suore del paese. Detta così questa parrebbe una sintesi perfetta di una pre-adolescenza felice, in realtà, questa affermazione, nasconde episodi significativi e probanti.
Una mattina, infatti, il piccolo Daddy se ne stava allegramente a giuocare con la sabbia quando, come un fulmine a ciel sereno, la sua lieta giornata venne interrotta dall’arrivo di una piccola zoccola accompagnata da una suora. La stronza accusò Daddy di non so quale misfatto compiuto ai suoi danni e ne pretese le scuse.

Daddy negò in maniera assoluta ogni suo coinvolgimento in questo processo kafkiano ma, tuttavia, fu costretto a chiedere venia alla piccola troia la quale, gonfia del suo successo, se ne andò felice dalle sue amichette.
In Daddy, quel giorno, scattò una molla!
Daddy, da quel giorno, non ha più giuocato sulla sabbia!!!

Questo per dire cosa? Non lo so
Cosa volete che ne sappia io di cosa passa in testa a quel pirla di Dida!
Di certo in Brasile la spiaggia è bella lunga.


Nessun commento: