A grande richiesta il ritorno della Gallina!!!!!!
Molti tifosi della Juve imputano alla nuova dirigenza un atteggiamento troppo blando e/o perfino rinunciatario sulla vicenda legata allo scandalo del calcio e alle conseguenti sentenze di carattere sportivo. Tuttavia un merito che va ascritto alla proprietà è di avere immediatamente nominato, fin dagli albori di Calciopoli, un nuovo management dando il via ad una fase radicalmente diversa nella vita del club. Lo abbiamo ripetuto così tante volte che perfino nelle motivazioni dell’arbitrato queste ragioni sono diventate decisive: la Juve è l’unica di tutte le società coinvolte nello scandalo che abbia davvero girato pagina recidendo ogni legame con il passato. E anche per questo, anzi, soprattutto per questo, il club bianconero ha beneficiato di una riduzione della penalizzazione.La strategia bianconera diventa merito politico recidendo ogni legame con il passato. E anche per questo, anzi, soprattutto per questo, il club bianconero ha beneficiato di una riduzione della penalizzazione. La strategia bianconera diventa merito politico – anche se parlo di politica sportiva e mi riferisco al consenso del cliente-tifoso, quindi di un innamorato emotivamente assai esposto; nel momento in cui ci si trova di fronte alle prime richieste di rinvio a giudizio per l’affare Gea, inchiesta chiusa in questi giorni dai giudici romani. Nelle ipotesi di reato, il ruolo di Luciano Moggi risulterebbe evidente e centrale. Moggi, ovviamente, ha diritto alla difesa e alle garanzie concesse alla difesa. Tuttavia questo, e da tempo, non è più un problema della Juventus, è un problema di Moggi e della giustizia, quella vera, non quella sportiva che ha confezionato sentenze risibili e squilibrate.In ogni caso non dirò - perché non lo so e non lo sanno nemmeno i giudici - né che Moggi è colpevole né che è innocente. A far intendere ci pensano altri. Dico solo e lo ripeto finché avrò fiato, carta, inchiostro che di fronte a sentenze patteggiate in relazione a reati penali che vanno dalla ricettazione al falso di vario genere, ci sono tesserati ancora in attività dirigenziale e tecnica. Come ci sono club, tra i più nobili e considerati, che li pagano e li difendono con il silenzio e la presunzione di poter dare (o togliere) la patente di onestà al resto del mondo.Parlo, naturalmente, dell’Inter, del caso Recoba, del patteggiamento del giocatore e del dirigente Gabriele Oriali. Tra l’altro, oltre ad avere assunto un tecnico che usa il disprezzo come arma contro la stampa, Moratti non ha ancora spiegato perché voleva Moggi fino ad avergli fatto firmare un pre-contratto e perché lo consultava a più riprese per tutta una serie di faccende di mercato. Ci sono fior di testimoni e perfino opere pubblicistiche in materia, mentre non esiste un provvedimento di Moratti nei confronti dei suoi dipendenti che hanno patteggiato ammettendo responsabilità gravissime. Perché Moratti non si è comportato come la Juve e, prima delle sentenze sportive e ordinarie, non ha messo alla porta il presunto colpevole come accaduto a Torino? Forse perché ci sono persone e persone. E Moratti, evidentemente, si crede il più speciale di tutti.
Non so, sarà un’impressione ma mi pare che je rode
Nella foto: la redazione di Tuttosport
P.S. : "La giustizia sportiva ha confezionato sentenze risibili e squilibrate."
Aspettiamo le sentenze della giustizia ordinaria (quella vera... non ci sono parole per descrivere quest'uomo) e vedremo quanto fossero risibili quelle sentenze. Sul fatto che fossero squilibrate non ci piove: Juve in C le altre in B con buona pace del pollaio.
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