7 novembre 2006

Le larghe intese



Vi ricordate vero che i nostri illuminati uomini politici avevano deciso di dare il buon esempio decurtandosi del 10% lo stipendio?
Loro no!
Tema: Come ti aggiro la legge.
Luogo: Toscana
Strumento: Legge regionale toscana n.36/2006 comma 54

Svolgimento:

Per aggirare una legge che prevede una decurtazione del 10% dello stipendio è indispensabile crearne un’altra che interpreti la normativa esistente.
E’ chiaro che la norma va letta nella maniera più elastica possibile, bisogna adattarla al singolo caso (non è che possiamo fare una legge per ogni assessore!)
Un valido esempio lo fornisce l’ottimo Jacopo Maria Ferri (figlio del ben più famoso Enrico Ferri, il ministro dei 110 km/h) attualmente militante nelle fila dell’Udeur di Mastella ma in passato elemento di Forza Italia .
La decurtazione, nella sua illuminata libera interpretazione, non si applica al rimborso spese ne ai gettoni di presenza e naturalmente non andrà ad inficiare il calcolo del risibile vitalizio spettante ai consiglieri cessati dal mandato, ne ovviamente, sulla base del calcolo dell’indennità di fine mandato.
Un encomio va naturalmente all’instancabile Bianconi di AN (ah le larghe intese) per il valido sostegno all’opera del Ferri.

Naturalmente quella toscana è una delle possibili interpretazioni, dacchè altre regioni hanno dato sfoggio di libero pensiero in materia.

Ma i nostri cari eletti a chi devono rispondere per le loro azioni?
Perché stiamo ancora zitti?
Perché non vengono analogamente interpretate le nostre tasse?

Ah le larghe intese….

Nessun commento: